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VOGLIO TOCCARE IL CIELO

Di Gabriele Di Marzo

Sarà presentato il prossimo 8 Agosto, nella magnifica cornice di San Lorenzo Maggiore, ‘Voglio toccare il cielo’, il nuovo libro che racconta la storia di Valentino Ferrara.

Copertina

Nicola e Nunzia, unitamente ai figli Valentino ed Angelo, trascorrono una vita normale fin quando nel Maggio del 2014 un fulmine a ciel sereno interrompe la loro tranquillità familiare. Il figlio maggiore Valentino (che porta il nome dello zio morto nello scoppio della bomba del 1971) è un ragazzo generoso e solare con una smisurata passione per lo sport. E’ portiere e capitano di una squadra di pallamano di Benevento, una vera promessa per lo sport sannita. Un malore improvviso costringe Valentino ad alcuni accertamenti. Ansie e preoccupazioni attraversano Nicola e Nunzia, in giorni difficilissimi tra gli Ospedali di Benevento e Napoli. La diagnosi, per Valentino, è delle peggiori: gli viene diagnosticato un aggressivo rabdomiosarcoma che nel giro di pochissimi giorni non gli lascia scampo.

E’ difficile per Nicola, Nunzia e il piccolo Angelo, dopo un dolore così grande, trovare la forza per andare avanti. Ripartono da tutto ciò che Valentino era stato, con la dignità difronte alla malattia e la forza di volontà con cui amava la vita. Non si spengono i riflettori sulla vita che aveva vissuta e sul simbolo che Valentino continua ad essere. Una forza mossa dalla fede, una forza che non si interrompe e che insegna a caro prezzo che alla vita sussegue la morte ma oltre la morte rimane l’amore.

Dopo la dipartita di suo figlio, Nicola, insieme alla moglie Nunzia ha data vita all’associazione sportiva ‘Scuola Pallamano Valentino Ferrara’ che si prefigge di promuovere eventi sia nelle scuole che a livello agonistico, offrendo l’opportunità a bambini e adolescenti di crescere con valori e principi sani. Inoltre nasce l’associazione ”Il sogno e il sorriso di Valentino Ferrara” con l’intento di finanziare borse di studio e donazioni e sovvenzionare gratuitamente screening di prevenzione rivolti a persone in difficoltà economiche.

NICOLA FERRARA E LA SUA FAMIGLIA

L’incredibile storia di Nicola Ferrara. – Nicola Ferrara nasce a San Lorenzo Maggiore, piccolo paese del Sannio in provincia di Benevento, il 31 marzo del 1960. Venuto alla luce in una famiglia umile e laboriosa, dedita al duro lavoro dei campi, il piccolo Nicola era l’ultimo nato in casa Ferrara ma sapeva rendersi sempre protagonista grazie al suo carattere vispo e a tratti impertinente. Un bambino sereno, socievole ed estremamente solare fino a quel fatidico giorno che gli cambiò per sempre la vita. Era una calda giornata di aprile dell’anno 1971 quando Nicola e suo fratello, Valentino, s’imbatterono in un residuato bellico che esplodendo accidentalmente causò la morte del giovane Valentino e procurò gravi ferite a Nicola che da allora perse l’uso degli occhi e di entrambi gli arti superiori. Da quel momento è iniziato un percorso di crescita, pieno di ostacoli da superare, ma che non hanno mai lasciato spazio alla disperazione. Chi lo ha visto crescere, sa che Nicola ha cercato di superare le tante difficoltà, provando a tutti i costi a rendersi ‘autonomo’ il più possibile e condurre una vita per così dire normale. Ha faticato tanto, ha studiato, si è speso in tante iniziative di varia natura trovando poi nel volontariato la sua dimensione ideale. Da tanti anni e ancora oggi è al fianco di chi soffre, offrendo egli stesso una parola di conforto, spiegando alle tante persone in difficoltà che con determinazione e tenacia, è possibile raggiungere qualsiasi risultato, proprio com’è successo a lui.

Nicola ha sposata Nunzia, ha avuto due splendidi figli, ma la vita nel 2014 ha voluto ancora una volta metterlo alla prova.

Nicola Ferrara oggi si divide tra la moglie Nunzia, il figlio Angelo e l’impegno che continua a profondere nel volontariato, nello sport e nella cultura. Attualmente ricopre la carica di presidente dell’associazione diocesana AMASI di Telese Terme, molto attiva nel campo della disabilità e d’aiuto alle persone in difficoltà. Nel corso della sua vita ha sempre amato il volontariato, è componente dell’associazione Ciechi di Guerra e fa parte attivamente del CNP (Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi) come membro della Commissione Trasporti ammalati, per i pellegrinaggi nei vari santuari nazionali e internazionali.

Nel 2021 è stato nominato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere della Repubblica.