Di Vittorio Venditti
Perché Hai Vinto Tu
Ricorre oggi l’ennesimo anniversario di un’esplosione che non si capisce bene se sia derivata davvero da altro o più plausibilmente dagli attributi di chi vi ha lasciata la vita, già talmente gonfi che la domanda da porsi per tal risultato non sarebbe stata ‘se’, ma ‘quando’.
Coloro che costui ha considerati ‘colleghi’, dopo tanto tergiversare hanno espresso il loro parere sotto forma di sentenza, dire che riassunto, pietosamente comunica che in sostanza chi ha avuta la ‘fortuna’ di restare per sempre nella storia se l’è cercata.
Esistono altri che giornalmente se la cercano e non si pentono delle loro azioni, consci del dover attendere il proprio ‘diciannove luglio’, cosa che non verrà schivata neppure sotto la minaccia di tumori che nel frattempo potrebbero colpire il punto d’emissione di ciò che ‘democraticamente’ continua a contrassegnare sognatori che dopo tutto, da pecorelle non proprio smarrite, non si rendono conto che anno per anno sono costrette a ricordare colui cui ha girato tutto il roteabile ed ora ha almeno il merito d’esser diventato immortale alla faccia di quelle povere bestie da macello.
Ciao Paolo.