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MILANO. Accolto Ricorso Di Confabitare E Altri: TAR Della Lombardia Annulla Determina Del Comune

Di Eleonora Carboni

Confabitare

Con la sentenza n. 2005/2024, pubblicata il 27 giugno 2024, il TAR della Lombardia, sezione III, di Milano ha accolto un ricorso proposto da Confabitare (sede Provinciale di Milano) e da altre tre associazioni firmatarie dell’accordo territoriale del 12 giugno 2023. Le associazioni avevano chiesto l’annullamento della DD 7501 del successivo 11 settembre che privilegiava un nuovo accordo locale firmato il 27 luglio dello stesso anno con il patrocinio del Comune di Milano.

Quanto nella deliberazione annullata aveva creata una discriminazione nei confronti delle associazioni che hanno sottoscritto il primo accordo, escluse dalle agevolazioni fiscali e dai contributi economici erogati dal Comune.

“La decisione del TAR – commenta Alberto Zanni presidente nazionale di Confabitare – rappresenta un importante passo avanti verso la tutela dei diritti delle associazioni e la promozione di un ambiente più equo e trasparente per tutti gli attori del settore delle locazioni a canone concordato”.

Il TAR della Lombardia ha stabilito che il Comune di Milano, pur avendo il potere di convocare le parti per la stipula degli accordi, non ha l’autorità di sindacare il merito degli stessi, né di privilegiare fiscalmente un accordo rispetto a un altro. E’ stata infatti affermata l’insussistenza del potere del Comune di negare il regime agevolato agli accordi non approvati nel tavolo concertato avviato dal Comune e chiarito il ruolo limitato dei Comuni nella sottoscrizione degli accordi territoriali ai sensi dell’art. 4 del D.M. 16 gennaio 2017. Il Comune deve dare la massima pubblicità agli accordi e attribuire loro tutti i benefici fiscali previsti dalla legge, senza operare distinzioni.

“Questa sentenza rappresenta una vittoria per la giustizia e per tutte le associazioni che come la nostra, s’impegnano a garantire condizioni eque e trasparenti nel mercato delle locazioni a canone concordato. Si pone a questo punto il problema del danno subito dalle associazioni firmatarie dell’accordo disconosciuto”, ha dichiarato Daniele Giusto presidente di Confabitare Milano.