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Lo Vuole L’Europa. Che Vuole L’Europa?

Di Vittorio Venditti

Ottusità Politica

La gente è ora in vacanza, dopo aver ‘votato’, magari proprio per soggetti che da lontano stanno decidendo sulla e della loro vita: in sostanza, su come fregarli e farsi ringraziare per la mano leggera tenuta in quest’ennesima truffa autorizzata e ben pagata.

Europa

dopo aver trattato più volte delle auto elettriche e di come il problema è stato affrontato laddove si è provato realmente a gestirlo, oggi il caldo invita a ricordare le cosiddette ‘case green’ che non sono altro che la prova provata del fatto che chi progetta immobili e magari li costruisce (quando non scappa con i soldi dei mutui fatti accendere a speranzosi acquirenti), non sa cosa porta a termine o meglio lo sa benissimo: costruire in un certo modo, far modificare le Leggi una volta che tutto è quasi pronto e poi accampare scuse per rettificare nuovamente i progetti e se Dio vuole o se non arriva prima chi perde la pazienza e toglie dal mondo tali delinquenti, forse arrivare alla consegna di case dichiarate immediatamente da rifare perché nel frattempo è stata presentata l’ennesima variante della quale ha colpa il progresso che entra in campo per il bene dell’umanità.

Va poi considerata la minaccia più o meno subdola che impone certi ‘aggiornamenti’, pena la mancata concessione di finanziamenti appositamente messi sul piatto ‘, in quanto oggi qualsiasi acquisto propone un prezzo adeguatamente gonfiato per costringere chi compra a svenarsi e se possibile a farsi prestare a strozzo quanto manca per l’acquisto, rivolgendosi alla criminalità organizzata che si presenta sotto il nome di istituti di credito.

Il caldo è tanto e di conseguenza lo stesso prevede la superficialità nello scrivere questo pezzo e perciò, dopo aver ad esempio ricordato che una trentina d’anni or sono, soloni d’ogni provenienza ideologica hanno affermato che sarebbe bene costruire edifici ad energia passiva con mura spesse e ben isolate, oggi il discorso cambia perché poi le case potrebbero cadere per colpa dei terremoti, per cui le stesse vanno edificate usando materiali leggeri e ricoperte da cappotti termici ignifughi che poi prendono regolarmente fuoco o si staccano dalle strutture, per non parlare di costruzioni che crollano per una folata di vento e che non portano all’arresto di progettisti e costruttori perché come affermato in un colloquio informale tra chi scrive ed un ingegnere del ramo cui è stata posta la domanda in tema, “Siamo in Italia”.

Dunque, tali contraddizioni esposte in maniera sommaria, a chi ha un minimo di cervello in testa, fanno pensare che esiste un’unica conclusione da applicare senza se e senza ma: troppe regole uguale nessuna regola. Il riferimento è al fatto che siccome questi soggetti che fanno il bello ed il cattivo tempo, appoggiati e spesso spronati da gruppi d’interesse che ovviamente sono costituiti nella maggior parte dei casi da politicanti provenienti da ogni ideologia, ladri protetti da chi dice d’essere la garanzia per tutta la cittadinanza ‘, sottintendendo che chi non fa parte del loro gruppo va ripulito in nome del potere che i soggetti in questione ritengono d’avere, siccome questi malfattori che però non vanno definiti in tal modo, pena querele temerarie, si ritengono intoccabili, sarà il caso di toccarli innanzitutto nel loro orgoglio, mettendoli in condizione di non nuocere più di tanto, evitando di strafare per non alimentare lo spopolamento. Va perciò chiarito che il discorso, ‘no adeguamento uguale abbassamento del valore commerciale delle case’, se ben usato, può diventare forma di vero affare per la classe povera che è sempre più importante in Italia.

Tra i tanti casi, a Gambatesa se ne è verificato uno nel duemiladiciotto. E’ stata portata a termine una compravendita di un’abitazione del centro storico locale per la quale le parti s’erano accordate per una somma che è poi stata considerata non veritiera dalla direzione delle entrate che ha ritenuto che la casa in questione valesse di più. La conseguenza è stata che le due parti sono state multate entrambe e che quanto chiesto è stato pagato perché far ricorso per spiegare che si era trattato di una compravendita messa in atto con la dazione della somma dichiarata, in termini di tempo e danaro, sarebbe costato ben più di quanto pagato con la multa, imposta a chi ha avuta l’idea di partecipare a tal trattativa, cosa che avrebbe comunque regalato danaro ai ‘Matteo Levi’ della situazione, ma avrebbe creati maggiori problemi a cittadini colpevoli d’esser stati fin troppo onesti e non aver considerato che al momento erano sotto lo sguardo vigile ed ingordo di ladri che fanno ciò per mestiere e poi si fanno passare anche per servitori non si sa bene di cosa.

Tornando dunque al tema, se una casa non ‘regolarizzata’ secondo i desiderata di questi malfattori perde di valore, sarà davvero difficile poi poter dichiarare che in caso di vendita a prezzo concordato e di molto più basso di quello ritenuto congruo da quei delinquenti, tal conclusione non è regolare.

Quindi… Meditate, Gente: Meditate!