Di Marco Frosali
L’Armata Branca Sgam-One!
E rieccoci di nuovo qui dopo la meritata pausa invernale, a narrare le meravigliose avventure di quelle mitiche creature che, con il tepore delle belle giornate primaverili, tornano a cavalcare i loro destrieri d’acciaio sulle strade d’Italia, d’Europa e del Mondo: i centauri!
E visto che, dopo un paio di settimane in cui il tempo ha fatto le bizze, questo fine settimana le previsioni meteo annunciavano un tempo gradevole, quale migliore occasione per realizzare un bel giretto di gruppo con i vari soci del Guzzi Club Roma?
Detto fatto!
Il giro in questione è stato proposto circa un paio di settimane fa dall’ Avvochèto, rimasto affascinèto dalla bellezza dei luoghi durante il viaggio di ritorno in moto da Campobasso a Roma, ma rivisto e migliorato dal Tom Tom del club (Renzo), in modo tale da farci fare un percorso divertente, ricco di curve, molto panoramico e non troppo lungo.
La giornata inizia alle 9.30 circa all’area di servizio Colle Tasso Nord, a 3 km dal casello di Roma Est della A24, luogo stabilito come ritrovo per tutti i partecipanti al giretto odierno.
Io e Sara arriviamo in perfetto orario e troviamo già alcuni dei partecipanti.
Nel giro di circa 20 minuti arrivano tutti gli altri, per un totale di 9 moto e 10 persone.
La troupe è così composta:
Danilo (Sgam-One) – Moto Guzzi Norge 1200
Renzo (Boulevard) – Moto Guzzi Breva 750
Francesco l’Avvochèto (Nuvola) – Honda CB F 900 Bol d’Or
Fernando (Aquila Nera) – Moto Guzzi Nevada 750
Mario (Alfa Rosso) – Moto Guzzi California II
Rosario e Michelina – Moto Guzzi California 1400
Gio – BMW GS 1150 R
Bruno – Moto Guzzi 850 T3
Io ovviamente, con Sara!
Visto che nei giorni scorsi il tempo è stato piovoso e piuttosto fresco e dato che si andava in montagna, era consigliabile portare almeno una maglietta pesante…che io ho preparato, ma che puntualmente ho dimenticato a casa (prima ca…ta di giornata!)
Vabbè…sfiderò l’eventuale freddo, fendendolo col cupolone di Sara a mi scalderò le gambe e le chiappe con l’aria calda proveniente dal motore!
E così verso le 9.45, si parte lungo la A24 in direzione di Carsoli, dove usciamo dall’autostrada e ci fermiamo per una breve sosta per comprare del pane fresco e del buon vino della zona.
Ognuno doveva portare qualcosa (io ad esempio, su ordine del Presidente Sgam-One, ho portato 4 bottiglie d’acqua e dei bicchieri), ma il Presidente si è reso protagonista della seconda ca…ta di giornata: aveva preparato le bottiglie di vino da portare, ma le ha dimenticate sul muretto davanti al suo garage!
Nel frattempo, in attesa dell’approvvigionamento eno-gastronomico, chiacchieriamo fra di noi…
…e facciamo conoscenza con 2 motociclisti di qualche anno fa che, tra le altre moto, hanno avuto anche una Honda e una Guzzi (lo stesso modello di Sara), e che accettano di farsi scattare una foto vicino ai nostri esemplari!
Conclusa la spesa, abbiamo sistemato il vino nelle capienti borse di Sara, anche perché le bottiglie di acqua erano ancora belle fredde e avrebbero mantenuto il vino ad una temperatura gradevole!
Lasciata Carsoli, ci dirigiamo verso Tagliacozzo e da lì, verso Capistrello.
Iniziamo a salire sulle montagne attraverso i boschi e l’aria inizia a diventare frizzante…ma nonostante tutto, io riesco comunque a sopportare senza problemi temperature non proprio estive.
A Capistrello, ci dirigiamo poi in direzione di Filettino.
Ad un certo punto però troviamo un segnale che dice ‘Strada chiusa per presenza di neve e caduta massi’.
Sgam-One inizia a sbroccare verso il nostro navigatore Renzo “E mo ‘do c…o annamo, ahò?”
Nel frattempo però, fermiamo alcune macchine che stavano scendendo da quella strada che ci dicono di andare tranquilli, ma di tenerci un po’ a distanza dai bordi della strada.
Detto fatto, ci incamminiamo e, dopo circa 4 km di curve, controcurve, buoi e slalom fra massi e cacche giganti, raggiungiamo un piccolo prato ai bordi del bosco, dove c’è una fontana di acqua fresca di montagna e dove decidiamo di fermarci a fare il nostro picnic!
Qui iniziamo a scaricare tutto l’armamentario…
…prendiamo possesso della fontana e iniziamo a mangiare come dei selvaggi!
E così, tra panini con porchetta e prosciutto…
…il vino inizia a scorrere nei nostri gargarozzi!
E qualcuno inizia a dare i numeri!
Meno male che l’acqua miracolosa della fontana ci fa rinsavire…così, dopo aver mangiato il dolce (l’ottima torta di mele preparata da Michelina), bevuto un ottimo spumante offerto da Mario per il suo compleanno (Auguri!), preso il caffè portato sempre da Michelina e Rosario e dopo aver fatto una foto di gruppo…
…ripartiamo in direzione di Filettino.
Qui iniziamo a salire sempre più in alto, ma la temperatura per me resta comunque accettabile
Si procede sempre su una strada ai limiti della praticabilità, piena di massi a bordo strada e…enormi cumuli di neve, alcuni alti anche un paio di metri (quelli in foto sono degli avanzi fotografati da sotto e non rendono bene l’idea: ce n’era molta di più!)
Buche e rami sporgenti sulla strada (beh…siamo pur sempre in Italia no?) non fermano il nostro cammino, e anche se Sgam-One soffre un po’ le quote alte, riusciamo ad arrivare alla base di Campo Staffi a circa 1600 metri di altezza, iniziando così a scendere verso Filettino dove facciamo una breve sosta.
Qui si inizia a discutere a voce piuttosto alta, sulla strada da percorrere al ritorno…
…interrompendo così il silenzio e la quiete del posto!
Da Filettino ci dirigiamo in direzione di Subiaco e da qui, passando dagli altipiani di Arcinazzo, proseguiamo sulla Tiburtina facendo un’ultima sosta ad Agosta…
…dove incontriamo altri 2 membri del club: Fausto e sua moglie a bordo di un bellissimo esemplare di V7 Sport!
Qui discutiamo di nuovo su che strada fare per tornare a Roma, se proseguire sulla Tiburtina oppure prendere l’autostrada a Vicovaro…solo che il cielo inizia a coprirsi e a minacciare pioggia, costringendoci ad una veloce ritirata.
Per 3-4 km inizia a piovigginare così siamo costretti a imboccare l’autostrada, ma riusciamo comunque a lasciarci la pioggia alle spalle all’altezza di Tivoli, riuscendo a raggiungere tranquillamente ognuno la propria casa.
Insomma, un bel giretto tra amici di circa 250 km, picnic all’aperto, giornata gradevole, tragitto interessante e nessun tipo di problema…quale altro modo migliore di trascorrere il sabato?
Alla prossima!