Di Luca Giordano
A tenere banco in questi giorni di inizio estate dove l’Italia pallonara ha miseramente fallito nell’europeo tedesco, è certamente l’inchiesta sui comportamenti interni adottati dai membri della ‘gioventù nazionale’, una sorta di vivaio dove far crescere i prossimi esponenti politici della destra, quella dove è nata politicamente Giorgia Meloni per intenderci.
Mediante infiltrati è stata documentata la quotidianità che si respira in questi circoli, nei quali c’è chi aspira ad una carriera politica identificandosi nella destra, inneggiando al fascismo con saluti romani e apprezzamenti nostalgici alla figura politica di Mussolini, con insulti razzisti verso neri, disabili ed ebrei.
Ora è chiaro che gli autori dell’inchiesta in questione strizzano l’occhio al Pd e che dunque il loro lavoro giornalistico si è basato sullo ‘screditamento’ delle fresche vittorie politiche della Meloni e del suo partito che si conferma il più votato in Italia. Di contro, va aggiunto però quanto ha detto qualche giorno fa Maurizio Landini segretario Cgil, vale a dire che questi servizi possono fomentare ancor di più l’elettorato ‘nero’, visto l’attaccamento alla natura del partito delle giovani leve dal braccio teso.
Oserei dire che queste ‘chiacchiere da bar’, servono a destabilizzare ( o per lo meno provano a farlo) l’ottimo momento delle destre nazionali (vittoriose anche in Francia) che i primi venti autunnali porteranno via senza lasciare strascichi (per disgrazia o per fortuna dipende dai punti di vista).
Che poi è come se uno andasse in un club Juventus e vi trovasse dei poster del triplete dell’Inter.
Insomma un po’ fuori luogo, no?