Di Vittorio Venditti
Visto Dai Giovani
stando a fonte degna di fede anche ieri sera in quei luoghi dove ancora in questi giorni, più che pensare al futuro, (a breve o lungo termine non fa differenza) dei votanti, si pensa ancora a quanto accadrà ai votati, tutto è rimasto davvero in ben altro che silenzio.
Per la ragione in premessa, il presente scritto è stato redatto come primo atto dell’ennesima giornata di calore e non a chiusura della precedente perché la notte porta consiglio e soprattutto permette di calmare gli spiriti, bollenti non certo per questioni meteo.
Dunque, mentre i problemi della maggioranza dei concittadini sono lungi da discussioni che determineranno le prossime legislature in vari luoghi sparsi per il ‘rotto stivale’, coloro che ritenendo ovvio il dover pubblicare il proprio dire e che per questo sono stati scartati con incommensurabile disprezzo da questa testata e per fortuna non solo, non rendendosi conto di far schifo pure alle pietre che calpestano, chiacchierano a vuoto in attesa di quel ‘vuoto’ che volenti o nolenti riceveranno in particolare da chi “e che vado a votare a fare: chi ci va ci va, per me non cambierà niente”, giovani oggi minorenni che sanno benissimo di dover attrezzarsi per poter svoltare in quel prossimo futuro non visto dagli attuali gareggianti, scansati perché ormai, oltre alle speranze, è finita anche la fiducia in chi sa che per vivere, come minimo dovrà considerare il posto ‘vivibile’, forse per villeggiare, guardando poi chi ora suda per una corsa a proprio favore, dall’alto in basso alla stessa stregua di società finanziarie cui ai sensi dei sacrifici fatti, i futuri adulti sapranno come rispondere e non farsi fregare.
Buon ‘Vuoto’.