Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Un’Altra Disposizione Dimenticata?
Come promesso ieri, torno ad essere cattivo.
Nei giorni scorsi, l’albo pretorio del municipio di Gambatesa ha portato a conoscenza del mondo intero quanto disposto dalla [download id=”370″ format=”2″], che riprende un atto legale compiuto nei confronti di un nostro concittadino che evidentemente non si è comportato bene nei confronti della cosa pubblica.
Lasciando a te ogni giudizio sull’opportunità di agire come si sta facendo, mi è venuta l’idea di controllare se altre disposizioni in materia, promulgate in ambito nazionale, prima di accadimenti irreparabili, fossero tenute da noi gambatesani in debita considerazione.
Per fare ciò, ho dovuto chiedere un sacrificio al limite dello straordinario al fotografo ufficiale di gambatesaweb, quel Totore che con tanta, ma veramente tanta pazienza, in sella alla sua bicicletta, l’altro ieri si è fatto un giro per controllare una parte delle strade vicinali (o interpoderali che dir si voglia), di Gambatesa, per presentare prove inappellabili di come e quanto viene rispettato il dovere civico da chi, con i propri terreni, si affaccia sulla strada che poi utilizza comodamente per arrivare al proprio podere.
A ciò, abbiamo aggiunto il controllo dello stato delle strade prese in esame, per vedere che effetto porta la “cura” che il gambatesano medio pratica nei confronti di ciò di cui poi fruisce, magari pretendendo anche la perfezione nel modo di gestire questi beni.
Fatto fare a Totore il giro reale, a questo punto non resta che metterci anche noi metaforicamente in sella alla nostra bicicletta virtuale e, come fossimo turisti della domenica, andare a vedere il risultato del lavoro del mio collaboratore, cui vanno i più sentiti ringraziamenti da quest’inutile sito.
Uscendo da gambatesa per la via del cimitero, ci immettiamo nella scorciatoia che ci porta a piana san Nicola, naturale via di fuga per arrivare più rapidamente alla fondovalle SS 645.
Non c’è che dire: Lo schifo rasenta la follìa!
Da dire che se non fosse per l’intervento di Luca Antonio Valente, proprietario di un appezzamento di terreno e di una casa siti lungo questa strada, nonché consigliere d’opposizione al municipio di Gambatesa, e qualche altro raro volenteroso, gente coscienziosa che periodicamente a proprie spese provvede allo sfalcio dell’erba sulle cunette, la situazione sarebbe ben peggiore di come ti viene mostrata in foto.
Infatti, posso testimoniare che periodicamente Luca, oltre a riportare alla normalità il tratto di sua competenza, si allunga al di là di ciò che gli compete, facendo quella pulizia della quale poi fruisce tutta l’utenza della strada in questione, utenza che comprende la maggior parte di noi gambatesani, oltre ad altri che vengono nel nostro paese o attraversano le nostre contrade per raggiungere i loro borghi.
Superato questo tratto e percorsa la SS 645 fino alla rotatoria del ponte del Fortore, c’immettiamo sulla strada che da lì porta a Tufara, una strada la cui costruzione fu sconsigliata dai geologi per l’estrema friabilità del terreno da questa attraversato, consiglio disatteso, con i risultati che adesso ti mostro:
Da dire che questa strada non è interpoderale, ma è stato troppo bello mettere alla berlina gli imbecilli che l’hanno voluta così fortemente e che periodicamente ora si lamentano per il fatto che sembri quasi una mulattiera.
Ma il clou deve ancora venire!
Come hai potuto osservare, su questa strada non ci facciamo mancare niente!
Dall’erba che non viene sfalciata agli avvallamenti provocati dal ristagno dell’acqua che per il fatto che le cunette laterali non vengano pulite, non defluisce come dovrebbe, fino a curve che per effetto di quanto appena farneticato, diventano pericolose al transito, soprattutto nei periodi nei quali sul fondo stradale si forma ghiaccio.
Se aggiungiamo a tutto ciò il copertone che hai visto nella foto 8, foto sulla quale ho volutamente ironizzato, si può dire che lo schifo sia perfetto!
Chi paga questi danni?
Questa strada è stata costruita circa quarant’anni fa!
Ridendo e scherzando, Totore ci ha preso gusto, ragione per la quale ieri pomeriggio ha voluto finire il lavoro, almeno là dove si può transitare.
La strada che dalla curva di contrada Carestia raggiunge Gambatesa entrando dal Serrone, Costruita una trentina di anni fa, è stata dichiarata intransitabile e per meglio definire le cose, l’Attuale Sindaco ha voluto mettere a Corso Roma un segnale di strada a fondo cieco, che la dice lunga sulla volontà di riparare e rendere di nuovo fruibile questa scorciatoia verso il fondovalle, strada che comunque giornalmente, nonostante i divieti, viene regolarmente percorsa a rischio e pericolo di chi lo fa.
Terminando il nostro giro, arriviamo su una strada che è stata rifatta una decina di anni fa e che viene trattata così come vedi.
A chi addebitare il lassismo in merito?
Chi interpellare per provocare la promulgazione di altre delibere di giunta simili alla 44/2013?
C’è qualche consigliere che svegliandosi dal torpore abituale volesse prendere in carico il problema?
O devo pensare che tutto si riduca alla paura di non ricevere voti alla prossima tornata elettorale?
Ieri, per dare il colpo di grazia al tema, ho interpellato in merito il Sindaco, autorità che dovrebbe vigilare sul corretto mantenimento di queste strade, arterie delle quali si tace per opportunismo l’importanza, vie però, senza le quali difficilmente i cittadini italici sarebbero liberi di risparmiare carburante, viaggiando comodamente magari per raggiungere posti che con la viabilità ordinaria non sono tenuti in considerazione.
Risposta del Sindaco?
“Le Leggi in materia esistono e vanno fatte rispettare; non spetta a me far rispettare le Leggi”.
Lascio alla tua intelligenza ogni commento!
Al di là di tutto, quando parlavo del fatto che i carabinieri debbano “mostrare la bandiera”, al fatto che si debbano prevenire azioni contro il patrimonio, può tranquillamente venire associata anche questa forma di prevenzione.
Il patrimonio, e parlo anche di quello pubblico, va difeso non solo dai ladri, ma anche dai maleducati e dai lassisti.
Se infatti una strada va in malora, a rimetterci non è il municipio ma siamo tutti noi.
Come sai se mi leggi, io credo nelle capacità e nel servizio offerto ai cittadini dall’Arma dei carabinieri e per questo, non perdo mai l’occasione di ringraziarli per quanto fanno per noi, pur senza mezzi, pur con stipendi da fame.
Perché allora non chiedere ai carabinieri di difenderci anche in questo senso, magari informandosi su chi è il proprietario dell’argine non pulito sul quale insiste la strada trattata, e obbligare quest’ultimo ad ottemperare a quanto disposto dalla Legge, pena il risarcimento del danno procurato con la non pulizia dell’argine di propria competenza?
Si terrà conto di quest’esposto, o devo pensare a subdole e criminali complicità, in nome della sempre utile burocrazia?