Di Vittorio Venditti
Ci Pensa Pilato
Fa caldo e davvero si sente: tra disservizi nelle telecomunicazioni, mancanza d’acqua, scorribande di cinghiali, lupi, gatti, cani randagi e spostandosi sulle coste, gabbiani, ‘passeracci’ ed umani in vena di sprecare danaro per campare chi giustamente approfitta di cotante prede, per non parlare di sbroccate ‘politiche’, ce n’è per tutti i gusti.
Si tende a far credere che ora lo ‘stivale’ venga ‘rotto’, quando la cosa è in essere già da lungo tempo,proveniente da qualsiasi origine (controllata o meno) ed in ogni senso, ma finora era sconveniente (se non addirittura impertinente) affermarlo.
La storia per una volta ha insegnato l’ovvio: chi non esiste non conta, quindi non canta.
Questo è un incubo che chi (a livello nazionale, regionale e più dettagliatamente locale) prova a mettere le bandierine per trarne come ricompensa quella considerazione rubata mediante ricatti di piccolo cabotaggio, strappata solo a casa propria ed a una precisa minoranza di italioti, cerca d’espandere verso le regioni limitrofe o del meridione in genere.
Da quelle parti però, non solo c’è sviluppo, ma il fatto è talmente eclatante che chi prima campava su chi cercava di rinascere, ora si sposta verso quei luoghi che non esistendo, riescono meglio a nascondere criminali d’ogni ordine e grado, (parassiti che chiaramente non hanno comunque nulla da perdere anche nel caso vengano smascherati), manigoldi non necessariamente da inquadrare soltanto in ciò che ufficialmente risulta repellente.
Le ‘opposizioni momentanee’ che (come chi oggi ha dal vero ed invisibile ‘Potere’ la costrizione di far finta di comandare) parafrasando Alberto Sordi nel celebre personaggio di ‘Mario Pio’, giocano al ‘truzzichè: (vinco io, paghi te, vinci tu, paghi a me) brindando quando possibile a vittorie che farebbero schifo anche a lattanti, cercano di sviare il problema con piazzate al limite del ridicolo, fatte passare per ‘lotta democratica’ per poi spostare l’attenzione sull’ennesima disgrazia ‘sul lavoro’, ‘percepita’ oggi così e da domani ignorata perché succede anche questo, senza rendersi conto del fatto che tali spettacolini sono ormai visti come si guarda chi mette in mostra tra gli amici lo smartphone all’ultimo grido e credendo di riceverne considerazione, in realtà ne acquista esclusiva commiserazione.
Ora questi soggetti, ogni fazione delle quali ricopre un ruolo prestabilito dai burattinai, ne hanno pensata una davvero originale: per quanto concerne l’autonomia differenziata che all’italiana è ancora tutta da costruire, ma già se ne piangono le paventate sventure (come se dopo le disgrazie che l’Italia patisce da quand’è stata concepita, queste fossero bazzecole che ancora non hanno portato a toccare il fondo per cui esistesse per assurdo ancora la possibilità d’immaginare che qualcuno/a potesse bussare da sotto), siccome tal autonomia differenziata comunque ‘non s’ha da fare’ (per parafrasare quel ‘don Abbondio’ nato dalla penna di chi di lettori ne ha cinque e non quattro come questa voce), per modificare tutto affinché nulla cambi, chi rosica ha pensato di risolvere la questione con un bel referendum… perché quanto capitato nei secoli dei secoli non ha insegnato niente di cui tener conto.