Di Ouday Ramadan
STAMPA ISRAELIANA
I media israeliani hanno riferito di uno stato di rabbia travolgente tra gli abitanti del nord a causa del controllo da parte di Hezbollah nel dettare il ritmo degli scontri sul fronte.
Il corrispondente per gli affari militari del canale israeliano 13, Or Heller, ha affermato che negli ultimi due giorni il ritmo degli eventi in Libano è diminuito drasticamente, sottolineando che gli abitanti del nord sono molto arrabbiati: “La calma dimostra che Hezbollah è colui che detta il ritmo degli eventi. Il giornalista ha dichiarato che secondo le stime dell’esercito israeliano, gli spari nel nord del paese riprenderanno mercoledì dopo l’Eid al-Adha (Festa Islamica).
Nello stesso contesto, l’ex vicesindaco di Kiryat Shmona, Shimon Kamri, ha detto di essersi congratulato con il “Primo Ministro del governo del Nord” Nasrallah (il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah) che ha concessi loro due giorni di calma, aggiungendo: “ Grazie alle loro vacanze, abbiamo avuto ieri e oggi siamo tranquilli e viviamo normalmente”. Kamri ha sottolineato che “la parte occidentale di Kiryat Shmona è completamente bruciata”, spiegando che i coloni del nord e Kiryat Shmona in particolare, “vivono in uno stato di crisi e al contrario non vediamo nessun governo, nessun ministro, nessun membro della Knesset e nessun primo ministro. Dobbiamo evitare di entrare in guerra con il Libano”.
Il canale israeliano Kan, ha citato Benny Gantz che durante il suo tour a Kiryat Shmona, ha affermato che la situazione nel nord deve essere risolta attraverso una soluzione o un’escalation.
Da parte sua, l’ex capo del Mossad, Zohar Balti, ha sottolineata all’emittente israeliana Channel 12 la necessità di raggiungere un accordo con il Libano per evitare la guerra. Inoltre ha detto che per entrare in guerra col Libano sono necessarie molte cose: dall’incrementare il numero degli effettivi dell’esercito israeliano, dalle munizioni al sostegno strategico degli americani e degli europei sottolineando la necessità di fare tutto il possibile affinché nelle circostanze attuali non si arrivi alla terza guerra col Libano.
Altri analisti dell’emittente israeliana Channel 12 hanno affermato che la situazione in Israele oggi è simile a quella rana messa a bollire in acqua tiepida, ogni ora che passa la temperatura continua a salire di un grado. Più passa il tempo, più la rana s’abitua all’aumento della temperatura fino a cuocere senza che se ne accorga.