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BASKET, A1 FEMMINILE. INGAGGIATA DA LA MOLISANA MAGNOLIA SARA MADERA

Di Vincenzo Ciccone

L’ala-pivot livornese doveva arrivare in Molise già nella stagione 2019/20
«Campobasso realtà in crescita. Felice di giocare per i tifosi rossoblù»

Magnolia Campobasso

Non solo la concreta base di un’ultima stagione sensazionale, ma anche degli innesti di indubbio spessore che lanciano sempre più nei piani alti dell’universo cestistico nazionale tricolore il club. La Molisana Magnolia inizia la sua campagna acquisti riportando in Italia una lunga nel giro azzurro a tutto tondo (sia indoor che 3×3) del calibro della livornese Sara Madera.

Sara Madera

Ventiquattrenne di 190 centimetri, nonostante la giovanissima età, l’ala-pivot toscana in grado di disimpegnarsi anche da cinque vanta un curriculum di tutto rilievo non solo a livello nazionale con tre scudetti under 18 ed uno under 20 e due secondi posti in EuroCup a livello di club, ma anche, con la nazionale (nello specifico del 3×3), una qualificazione olimpica ed un bronzo all’ultima edizione dei Giochi del Mediterraneo ad Orano. Per lei che oltre a Venezia nella massima serie cestistica nazionale si è disimpegnata anche a Lucca e Broni, Campobasso e La Molisana Arena serbano anche un dolcissimo ricordo, quello legato alla semifinale della Coppa Italia 2022/23 in cui coi suoi 21 punti ed un 8/12 dal campo (con un 4/6 da 3) per un 26 di valutazione è stata il fattore che ha consentito alla Reyer Venezia d’imporsi di 15 (78-63) sulla Virtus Bologna.

Del resto i numeri sono leali alleate della lunga toscana capace di viaggiare sempre nell’area della doppia cifra e che – per uscire dalla propria comfort zone – ha vissuta l’ultima stagione in Spagna, nei Paesi Baschi, col Gernika in un team in cui figurava anche un’ex #fioredacciaio come la pivot francese Marie-Michelle Milapie. Per la giocatrice livornese una media di 7,1 punti in EuroCup con uscita agli ottavi contro le trionfatrici del Londra ed una Liga vissuta con sempre maggiore sostanza, appuntamento dopo appuntamento.

SCUSATE IL RITARDO Peraltro, la presenza in rossoblù di Madera sarebbe stata tale ben prima della stagione 2024/25. Nell’annata 2019/20, poi interrotta dal Covid-19, il club del capoluogo di regione aveva chiuso per l’ingaggio della lunga toscana come supporto per i playoff di A2 per il salto in A1.

«Vero avevamo definito tutto per il doppio tesseramento – ricorda la diretta interessata – poi l’imperversare della pandemia ha interrotto tutto. Ma è anche vero che, da quella stagione, Campobasso ha vissuta una crescita esponenziale su tutti i fronti con una costante ben definita quella di un tifo caloroso ed appassionato. Di fatto, da quella volta siamo rimasti sempre in contatto e quando, nelle scorse settimane, c’è stata la possibilità di definire l’accordo, sono stata ben felice d’accettare questo progetto».

PERCORSO DI CRESCITA Alla base, per Madera, la volontà di proseguire in un percorso di crescita che ha vista la stessa giocatrice mettersi particolarmente in discussione nella scorsa stagione con l’esperienza iberica.

«Andare all’estero ti porta ad essere fuori dalla tua comfort zone ed è un’occasione di crescita sotto tutti i punti di vista, sia personali che cestistici. Ho avuto modo di confrontarmi con un basket ancora più veloce e allenamento dopo allenamento ho avuto modo di sperimentare me stessa e le mie qualità, tant’è che dopo quest’esperienza avevo ricevute anche altre chiamate dall’estero, ma ho scelto di dare priorità a Campobasso, come nuova sfida per il futuro ed anche come segnale lanciato verso una società in continua ascesa».

TRA STREET E PARQUET Giocatrice di basket a tutto tondo, nel 3×3 Madera ha saputo conquistarsi una qualificazione olimpica per Tokyo (kermesse cui poi non ha potuto prendere parte per una serie di cavilli di carattere burocratico), oltre che altri risultati di prestigio nel tour internazionale della Fiba.

«Il tre contro tre – spiega – ti consente d’esplorare tutte le dimensioni tecniche che a seguire puoi riportare sul parquet. Già prima dell’esperienza azzurra, in estate, compatibilmente con gli impegni coi club, cercavo di disimpegnarmi su questo fronte. Sono una lunga che ama però aprire il campo e sfruttare la mia versatilità nel cercare di prendere vantaggio sia fronte che spalle al canestro e questo per molti era un aspetto che mi avrebbe aiutato tanto nell’ambientamento col 3×3. Devo dire che però il primo allenamento non è stato di quelli più felici, ma col passare delle sedute l’inserimento in questo contesto è stato sempre più proficuo. Questa disciplina non è solo uno contro uno, ma ti pone a ragionare tanto e verificare numerosi aspetti ed anche, col passare degli anni, la stessa condotta arbitrale sta aprendo ad una dimensione sempre più vicina al cinque contro cinque, dove la versatilità è importante. Non c’è transizione, ma avere qualità nel ball handling nel leggere le situazioni, nel tagliare, nel portare i blocchi ed in tanti singoli aspetti del gioco fa sì che ci siano tante situazioni utili in prospettiva da riportare nelle esperienze indoor».

L’ARIA DELL’ARENA Ritornando sul fronte dell’avventura in Molise, Madera non vede l’ora «di poter giocare per il pubblico rossoblù che ho avuto modo di apprezzare in più occasioni da avversaria. Personalmente darò tutta me stessa e credo che insieme, come squadra, cercheremo di provare a ripetere o, meglio ancora, migliorare un’ultima stagione di per sé unica. Di qui il mio invito a tutti a venirci a vedere e sostenere perché lo spettacolo sul parquet è ancora più coinvolgente con il supporto del pubblico».

STILE RESILIENTE A dare entusiasmo alla giocatrice toscana anche la filosofia di gioco del coach rossoblù Mimmo Sabatelli. «A me piace molto il suo modo d’intendere il basket. La Magnolia di quest’ultima stagione è stata un inno alla resilienza e personalmente questo rappresenta per me uno stimolo ed una sfida nei miei confronti. Sono sempre stata una giocatrice d’attacco, ma nelle ultime stagioni mi sto anche concentrando tanto sulla difesa e poter essere in una squadra che fa di quest’aspetto una base della sua essenza cestistica non potrà che aiutarmi».

EUROPEI ALLE PORTE Anche perché, il prossimo anno, sarà anche quello degli Europei che nella prima fase vedranno l’Italia e Bologna in prima fila.

«L’obiettivo di tutte le giocatrici italiane è la maglia azzurra – chiosa Madera – perché ti fa ardere un fuoco particolare dentro a livello agonistico. Personalmente, cercherò di dar vita ad una buona stagione così da poter essere sotto osservazione e provare ad ambire ad un evento come quello continentale».