Di Vittorio Venditti
Come Chiudere In Peggio
riprendere le volte che si è detto che a Gambatesa non sarebbe cambiato niente e che chi scrive ci avrebbe comunque preso col risultato identico se si fosse sostituita la lisca degli inquilini della capanna locale è tempo e soprattutto lavoro sprecato. In quella parte della ‘valle di lacrime’ nella quale s’è ‘votato’ nei giorni scorsi, (Gambatesa per l’appunto, con la complicità di Tufara, Riccia e Cercemaggiore) nulla è cambiato in toto, eccetto per le defezioni o sostituzioni nelle compagini d’ogni ordine e grado (non solo per morte dei rei), cosa che va ribadito, visti i risultati di mezzo secolo di politica moli e non si sa quanto sana, ha portato allo status quo che non cambierà perché è difficile che il nulla possa produrre qualcosa.
A testimonianza di quanto appena affermato, ecco di seguito le tabelle a ritroso relative ai risultati ottenuti nel borgo da sogno nelle ultime quattro competizioni che a dire dei candidati avrebbero “cambiato il futuro di Gambatesa”. Al responso della scorsa fine settimana infatti vanno aggiunti i risultati ed i componenti presenti nel duemiladiciannove, nel duemilaquattordici e per interrompere la penitenza di chi avrà voglia di cliccare questi amari ricordi, quanto successo nel duemilanove, lezione utile a comprendere che l’ennesimo elenco di nuovi eletti non darà niente in cambio agli altri, quanto possibile per il tempo perso a chiedere voti alla gente nascondendo chissà quanto volutamente il voler ottenere un valido credito per aggiustare i ‘casi’ personali o al limite familiari, ragione legittimamente ultima per la quale ci si mette in gioco, non sapendo evidentemente come fare in altra maniera per poter sbarcare il lunario.
La riprova di quanto finora affermato la si può leggere nei cosiddetti ‘post di ringraziamento agli elettori’ riportati a seguire e che propongono i vincitori, “Un grande grazie a tutti per la fiducia e per l’affetto che ci avete mostrato. La campagna elettorale ci ha regolato grandi emozioni. – V’avesse ‘regolato’ si starebbe scrivendo un altro e più speranzoso articolo. – Il confronto con voi elettori è stato stimolante e piacevole. – Li chiamano così? – Da questa esperienza usciamo tutti più ricchi in termini di idee, prospettive e buoni sentimenti. – Tutti, esclusa la maggior parte dei concittadini, (vedi risultato delle appena scorse elezioni. – Siamo desiderosi di metterci subito a lavoro e di farlo attraverso il massimo coinvolgimento della cittadinanza. – Campa cavallo! –
Grazie grazie grazie ❤️❤️❤️”.
Gli sconfitti non potevano essere da meno, dovendo anche riconoscere che la ‘stretta di mano’ copiata alla fazione avversa aveva già dati simili frutti nel millenovecentottantacinque: “Cari amici, non è finita come speravamo e dobbiamo accettare il verdetto. Forse non siamo stati capiti – adesso gli idioti sono quelli che hanno perso tempo appresso ai loro altrettanto scialbi propositi -, ma certamente il nostro progetto politico non finisce con questa sconfitta, siamo sereni e convinti che anche dai banchi dell’opposizione si può dare un buon contributo nell’amministrazione del nostro amato paese. – il che vorrà dire che le disgrazie non vengono mai sole. Se davvero volete bene a chi vi supporta, ma soprattutto (come per i vostri avversari) vi sopporta, fate come in precedenza: lasciate perdere! – Un ringraziamento a chi ci ha votato e sostenuto”.
Chi non ha saputo votare o non ha proprio la considerazione da parte di questi soggetti, ha chiaramente espresso il proprio inequivocabile punto di vista.
Va Ricordato Che Si Tratta Della Maggioranza Assoluta Dei Votanti.
E Per Oggi E’ Tutto.