Di Jula Papa
La psichiatria del fareassieme. Valori e pratiche orientate alla recovery
A cura di Renzo De Stefani, ideatore e promotore dell’approccio del fareassieme.
Il libro racconta come Trento e Trentino sono stati il punto di partenza di quest’approccio che con il passare degli anni, è stato esportato in altre realtà italiane e ha attirato su di sé i riflettori di diversi Paesi europei e non solo. Basti pensare che emissari dei governi di Giappone e Norvegia sono stati in Trentino a studiarlo negli anni passati e il Centro di Ricerca svedese Kulturum lo ha premiato come una delle best practice nella salute mentale a livello internazionale.
Il fareassieme nato più di vent’anni fa, s’è poi diffuso attraverso “Le Parole ritrovate”, il più numeroso e attivo movimento in Italia che vede “pensare e lavorare” congiuntamente, secondo l’approccio del fareassieme, utenti, familiari e operatori per migliorare la qualità della vita di quanti soffrono di un disagio psichico importante e le loro famiglie. Parole ritrovate segue quanto sempre più la letteratura internazionale ci sta dimostrando circa la necessità del coinvolgimento attivo di utenti e familiari nella partecipazione attiva alla vita dei Servizi di salute mentale, all’assunzione di responsabilità e di centralità degli utenti nei percorsi di cura orientati alla recovery, alla co-progettazione e alla co-produzione di quanto messo in campo dai sistemi di salute mentale.
La giornata ha come finalità quella d’approfondire la rivoluzione ‘dolce’ del fareassieme, in uno spazio d’incontro e condivisione con i Servizi sanitari, confrontare esperienze simili, ma anche esperienze diverse che stanno maturando in Italia, con la finalità di migliorare la qualità delle prestazioni offerta dai nostri Servizi di salute mentale che stanno vivendo indubbiamente nella maggior parte del nostro paese situazioni particolarmente difficili.
Sarà un’opportunità per valorizzare la responsabilità personale e il protagonismo di utenti, familiari, operatori in un clima altamente amicale attraverso il racconto di esperienze di sofferenza e vita: saperi da riconoscere e valorizzare.
La partecipazione come contributo per cogliere insieme le opportunità di un cambiamento significativo perché l’accessibilità e lo sviluppo si realizzano coinvolgendo le persone e le comunità.