Di Mimmo Pelagalli
11 mosse per cambiare l’Europa
La campagna elettorale per le elezioni europee è terminata e sono ormai noti in queste ore – al netto di sempre possibili rinunce – i nomi degli eletti italiani al Parlamento europeo. Pertanto il Coapi rilancia l’iniziativa con gli eletti ed i candidati non eletti titolata “Per una Europa Giusta e della Sovranità Alimentare con gli Agricoltori, i pescatori e gli artigiani” che si terrà a Roma il 28 giugno prossimo, dalle ore 11 nella Sala Conferenze Spazio Europa dell’Ufficio del Parlamento Europeo.
“Dopo le promesse elettorali – afferma Gianni Fabbris, portavoce del Coapi – speriamo che ora si parli del merito delle questioni che attanagliano il mondo dell’agricoltura e della pesca italiano perché vogliamo capire se si può andare verso una riforma della Politica agricola comune (Pac) e della Politica comune della pesca (Pcp) che sia all’altezza delle richieste e della mobilitazione degli agricoltori e dei pescatori delle scorse settimane e dei mesi passati, pertanto in queste ore stiamo recapitando all’indirizzo degli eletti italiani al Parlamento di Strasburgo, ma anche ai non eletti e comunque a tutte le forze politiche, gli inviti a partecipare all’evento in tema”.
Si tratta di un momento di incontro e di confronto al quale abbiamo invitato nei giorni scorsi il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra, in rappresentanza del Governo, cui stiamo invitando i responsabili politici delle diverse forze politiche italiane e per il quale il Coapi sollecita la più vasta partecipazione. “Perché l’inizio della legislatura – si sottolinea da parte del Coapi – è il momento migliore per verificare le disponibilità delle varie forze politiche che sono tutte invitate al dialogo su questi argomenti che hanno in ogni caso nel Parlamento Europeo di Strasburgo il crocevia democratico dove le richieste dei Governi codificate dalla Commissione Ue vanno poi approvate o modificate in via definitiva”.
Il Coapi chiede una moratoria europea per le aziende sovraindebitate, in modo che possano ristrutturare la propria posizione debitoria verso le banche e al tempo stesso avviare concretamente con la conversione all’agroecologia, quella sostenibilità ambientale che diventa insostenibile oggi economicamente se non si taglia il nodo del debito con gli operatori finanziari.
Le 10 proposte su Politica Agricola e Politica della Pesca. – Occorre comunque sostanzialmente smontare l’agenda politica neoliberista tenuta sin qui dall’Unione Europea che ha portate le nostre agricoltura e pesca alla crisi, lavorando su 10 proposte qualificanti:
1. Garantire prezzi accessibili e più agricoltori in EU per sostenere la necessaria transizione verso l’agroecologia; adottare politiche pubbliche che regolamentino i mercati agricoli. Tali obiettivi si raggiungono migliorando la direttiva sulle pratiche commerciali sleali e tornando a costituire riserve di derrate alimentari per sostenere i prezzi all’origine;
2. Priorità agli alimenti locali ed alle necessità delle popolazioni, invece che alle esportazioni; fermare i trattati di Libero Scambio. Occorre evitare le speculazioni sui prodotti agricoli a danno di agricoltori e cittadini, anche consentendo la costituzione di scorte a livello di Stati nazionali;
3. Stretta regolamentazione di tutti gli OGM, comprese le nuove tecniche genomiche e garantire i diritti degli agricoltori ai semi;
4. Porre la Terra al centro delle politiche pubbliche, garantendo l’ingresso di più giovani agricoltori e la salute del suolo;
5. L’Europa garantisca una forte iniziativa contro il cambiamento climatico fondandola sull’agroecologia;
6. Cambiare la strategia delle politiche climatiche verso la riduzione delle emissioni; no al meccanismo dei crediti di carbonio, sì ad una transizione agroecologica;
7. Riequilibrare la presenza degli allevamenti di bestiame in tutti i territori europei entro il 2035;
8. Per una Politica della Pesca che tuteli le imprese e i lavoratori del ramo;
9. Riorientare le scelte strategiche delle Politiche Agricole e della Pesca Europee alla valorizzazione e tutela dell’Agricoltura e della Pesca Mediterranee;
10. Assumere e implementare la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Contadini e delle altre persone che lavorano nelle zone rurali (UNDROP) in tutte le politiche pubbliche dell’UE in materia d’alimentazione, pesca e agricoltura.