Di Vittorio Venditti
Tutto Come Prima: Speranza Di Silenzio Ristoratore
Senza andare a riprendere collegamenti ipertestuali utili alla discettazione su ciò che per sua stessa natura non ha valore. Dopo aver riportati i risultati copiati dal sito appositamente predisposto da chi è pagato per quello, una breve analisi sulla ‘vita’ di questa ‘valle di lacrime’ chiuderà la questione per un valido ritorno a poter prendere in giro chi camperà a spese dei contribuenti per la prossima legislatura… salvo repentine modifiche.
“GAMBATESA PARTECIPA
GENOVESE CARMELINA SINDACO, 480 voti, 55,75%; 7 eletti.
RADICI IDENTITÀ E FUTURO PER GAMBATESA
GIANLUCA GIORGIO, 381 suffragi, 44,25%; 3 eletti.
TOTALE: 861, 100, 10
Elettori: 1.873 | Votanti: 880 (46,98%) Schede nulle: 10 Schede bianche: 9 Schede contestate: 0”.
L’analisi di quanto virgolettato dice innanzitutto che chiunque avesse raggiunto un voto più della lisca contraria, avrebbe ottenuto un risultato di minoranza rispetto alla ‘lista’ vincente che ora comanda a Gambatesa, (vota Pilato, ci avrai guadagnato) piaccia o no a chi s’impone come ‘ufficiale di governo’ su coloro cui dà il tozzo di pane, da non negare per forza anche a chi ha combattuto per poterlo ottenere perché se si ha prole, questa va campata anche qualora non si sappia cosa sia il lavoro.
A margine e per concludere per il momento questo scritto vanno aggiunti due punti, ignorati per convenienza, ma validamente presenti e non da oggi:
1°: Nei comizi già ascoltabili in quest’archivio e che fa schifo rimettere nuovamente in Rete, Tra le varie assurdità stancamente blaterate quasi senza convinzione da ambedue i contendenti, c’è stata l’alzata di testa di chi ha proposta la riduzione della TARI ai non residenti, argomento facilmente rintuzzato con il dire che una soluzione del genere sarebbe stata ribaltata sui contributi di chi resiste a ‘vivere’ nel borgo da sogno nonostante tutto, situazione che se oggi offre una metà di votanti che se ne frega del destino del luogo ove risiede proprio per pagare meno tasse rispetto a dove normalmente questa gente vive, applicata, avrebbe portato ad un’emorragia ancor più vistosa di gambatesani che contrariamente al sogno di chi ha avanzata tal baggianata, avrebbe aumentato in percentuale il numero di futuri votanti per chi ha spiegata l’inutilità di tal auto-goal a chi ora ha la costrizione di leccarsi le ferite, magari di fronte ad un buon bicchiere di vino, cosa davvero genuina che presentata durante il comizio finale, avrebbe fatte guadagnare non poche preferenze a chi ha sprecata tal occasione.
2°: Se è vero che si è innocenti fino al terzo grado di processo, va detto che Gambatesa (persa la dirigenza di chi ha la nomea di copiare tutto il copiabile), continua ad avere chi la governa che è inquisita per omicidio colposo e che se la cosa è relativa, (a breve verrà spiegato anche il vero perché), lascia comunque trasparire il fatto che l’invito a venire a trasferirsi in questo paesello è del tutto da non considerare. In questi ultimi tempi, il paese vede la presenza di soggetti normalmente cacciati da altri luoghi limitrofi e raccolti qui a fare il bello ed il cattivo tempo, soprattutto per aver trovata gente incapace di difendere i propri averi e non in grado di saper gestire la propria vita. Ora la sfida è rivolta a chiunque abbia un minimo di sale in zucca, a considerare tal ‘preferenza’ utile a vivere serenamente in un borgo definito ‘unito’ che per tal ragione mette in competizione due lische atte a spartirsi meno di novecento voti perché il resto non ha tempo da perdere dietro tal filosofia.
Dunque: se per chi scrive non cambia assolutamente niente dopo il bailamme imposto in quest’ultimo periodo, ma soprattutto la stessa voce non avrà a dover modificare gli sfotto’ diretti a quei poveracci che continuano o avrebbero iniziato a campare su chi lavora anche per dar loro sostentamento, la cosa davvero deleteria per il futuro sarà che il numero dei votanti in loco scenderà ancor di più, finché non resteranno solo ‘partecipanti’ che però collasseranno su sé stessi, visto che sarà anche vero che continueranno a mangiare sulle spalle di chi comunque non se ne andrà da qui (per vedere di nascosto l’effetto che fa), ma la razione di viveri che tali pezzenti riceveranno sarà sempre più ridotta e come ricordato in un vecchio detto locale, secondo cui ‘l’asino va mantenuto a stecchetto’, la costernazione sarà totale ed irrimediabile quando, raggiunto l’addestramento di non mangiare, la povera bestia soccomberà sotto i voleri di chi, più asino dell’asino, andrà ad affermare che ‘mo’ che ero riuscito a far capire al ciuccio che mangiare fa male, quello è morto.
Buona ‘Festa’!