Di Vittorio Venditti
Con Un Occhio Al Di Là Della Frontiera
Da ieri mattina e per ben tre giorni, a Gambatesa non vige più il mosciore, merito dei questuanti e dei loro galoppini che vigilano sui votanti e lo fanno passeggiando (senza soluzione di continuità) in via Nazionale oltreché andando nei bar o casa per casa a cercar di raggranellare il possibile in termini di voti acquisiti alla meglio perché ufficialmente non si può svolgere tal attività in prossimità dei seggi, norma lungi dal venir rispettata. Va da sé che il discorso ‘momentaneo risveglio’ valga per la cosiddetta ‘strada principale di ciò che resta del ‘paese mio che stai sulla collina, disteso come un vecchio addormentato’ perché per il resto del borgo la situazione è come, se non peggio del solito: drammaticamente silente e solitaria.
Riprendendo a parlare del mancato rispetto della ‘pausa di riflessione’ o ‘silenzio elettorale’ che dir si voglia. La situazione è talmente carnascialesca che va preso a mo’ d’esempio quanto accade in Rete, dove vige una Legge tutta italica secondo la quale non si dovrebbero proporre spot ‘pro domo sua’ e ciò, non solo si fa, ma a provvedere a tal trasgressione sono proprio coloro che della ‘democrazia’, ma soprattutto del rispetto della Legge, (a parole e quando va imposta a chi non ‘s’allinea’), fanno la personale bandiera, a Gambatesa come a Campobasso, visto quanto accaduto ieri pomeriggio verso le cinque e mezza e registrato da questa testata che su fessbook, (storpiando il motto proposto qui nei giorni scorsi), ma prima ancora presso le sue caselle, ha ricevute indicazioni su come votare con tanto di riproduzione di scheda elettorale.
Tornando a quanto non è stato possibile proporre ieri causa forza maggiore, ecco le due scartoffie prodotte ultimamente, così commentate come di prassi.
Partendo dalla delibera di giunta n 47, “CONTRIBUTO ART. 1 COMMA 29 LEGGE N. 160/2019 PER GLI ANNI 2023-2024 IN FAVORE DEI COMUNI PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI RELATIVI A INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE – APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO” che è l’ennesima continuazione di quanto detto, ridetto, ancora più volte proferito, ma per ora e comunque fino a prova del contrario sognato, cosa che a chi scrive ed alla maggior parte dei gambatesani dà solo spese, atteso che quanto ottenuto sotto forma di finanziamento provenga anche dai forzosi contributi pagati da chi non otterrà alcun vantaggio da tali cattedrali nel deserto, si passa rapidamente alla determina n 178, “LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N. 431, ART. 11 “FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO ALL’ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE”: CONTRIBUTI ANNO 2023 – RESTITUZIONE SOMME” che sembrando una forma di seria contabilità, in realtà nasconde la certezza che qualificando a pieno il governo di Gambatesa nell’ultimo mezzo secolo di storia, spiega con chiarezza lampante il perché del motto originale storpiato come descritto sommariamente sopra.
tornando a quanto si dice abbia proferito Guglielmo Iosa nei confronti di Benito Mussolini, “Gambatesa? Non ha bisogno di niente!”, con tutti gli annessi e connessi derivati da tal frase in tema di sviluppo mancato, va concluso che se tutti stanno bene e non hanno bisogno d’aiuto, non si capisce perché in molti, scappando a gambe levate dal paesello non appena la situazione lo permetta, preferiscano altre realtà a quella locale, determinando il risultato che vede avanzare danaro da offrire a chi vorrebbe vivere nel proprio paesello natio, ma ha la costrizione di doversi trovare dignitosamente ciò che serve per campare non qui, ma in altri lidi, spesso nemmeno lontani.
Attenzione: quanto appena enunciato si riferisce a frasi proposte in entrambi i comizi dell’altra sera.
La Risposta Verrà Desunta Dal Risultato Delle Presenti Elezioni?
O Per Salvare La Faccia Bisogna Richiamare Il Motto Copiato Come Descritto Sopra?
E Per Oggi E’ Tutto.