Di Stefano Saliola
Per nove giorni il Molise è stato al centro dello sport universitario a livello nazionale. L’Unimol e il Cus Molise hanno organizzata la settantasettesima edizione dei Campionati Nazionali Universitari che hanno attirata l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Una kermesse di grande spessore e qualità che ha portati in regione oltre 3500 atleti per un totale di 5000 presenze tra medici, fisioterapisti e addetti ai lavori.
A chiusura della manifestazione abbiamo fatto il punto sull’evento con Marco Sanginario, membro del Comitato Organizzatore e responsabile dell’ufficio Unisport di Unimol.
E’ andata in archivio l’edizione 2024 dei Cnu, il bilancio è estremamente positivo concorda?
“Concordo assolutamente anche perché abbiamo ricevuto complimenti da più parti, soprattutto dagli addetti ai lavori. C’è massima soddisfazione per l’ottima riuscita di questa manifestazione”.
E’ stata un’edizione dai grandi numeri nella quale è emerso ancora una volta il grande lavoro in sinergia tra Cus Molise e Unimol. E’ stata questa la ricetta vincente?
“E’ stata sicuramente questa perché la sinergia con l’Unimol ci permette di fare tutte le attività che svolgiamo quotidianamente oltre a quelle extra come accaduto quest’anno con i Cnu. Sicuramente una sinergia fondamentale. Per quanto riguarda la grande adesione due cose ci spaventavano: una erano i numeri allargati per la prima volta. Abbiamo toccate cifre che in passato mai nessuno aveva fatto: in alcune discipline invece di avere le classiche otto finaliste ne abbiamo avute dodici e in alcuni casi, come nel calcio, sono addirittura raddoppiate. L’altra cosa che ci spaventava era il primo grande evento dopo la riforma dello sport che ha un po’ cambiate le regole del gioco. Fortunatamente è andato tutto benissimo”.
Tante discipline, molte attività e una grande qualità di tutte le competizioni. E’ stata una manifestazione di ottimo livello. Condivide?
“Se pensiamo alle 5000 persone su un territorio di meno di 50000 abitanti possiamo dire che l’impatto è stato come quello di un’Olimpiade in una grande città. S’è ottenuto il sold out di tutti gli alberghi del Molise per dieci giorni, ci sono state molte attività che sono state invase dagli studenti-atleti provenienti da tutta Italia. Siamo contenti per il territorio e per la sua economia, ma anche per la grande vetrina che abbiamo potuta offrire agli atleti e alle persone provenienti da tutt’Italia. I Cnu sono stati uno spot turistico importante per la nostra regione”.
Per la terza volta il Molise ha ospitata la più importante rassegna nazionale universitaria e rappresenta un punto di riferimento per la FederCusi. E’ così?
“Ricordo un’intervista fatta dal presidente della FederCusi Antonio Dima ad un’emittente televisiva locale nella quale ha detto che il Cus Molise era come un certificato di garanzia. Così è stato. Era molto difficile superare nei numeri e nell’organizzazione i Cnu 2018, ci siamo riusciti. Grazie all’Unimol, grazie alla grande mano che ci ha data tutto lo staff del Cus Molise e tutti i volontari”.
Dal punto di vista prettamente tecnico per il Cus Molise sono arrivate medaglie importanti nell’atletica, nel tennis e nel futsal. Risultati che testimoniano l’ottimo lavoro svolto nel tempo.
“Siamo felici di quanto fatto dai nostri atleti. Orgogliosi della medaglia d’oro di Perrella nel lancio del giavellotto. Siamo contenti di tutti, anche degli sport a squadre: continuiamo nella grande tradizione del futsal. Complimenti al nostro mister Antonio Di Stefano che ha portato a casa una medaglia che vale tanto. S’è chiusa un’edizione ampiamente positiva, per certi versi irripetibile”.