Di Vincenzo Ciccone
Per lei sarà la 5a stagione nella massima serie: «Giocare è la cosa migliore che mi sia capitata»
«Poter giocare una partita o riuscire ad allenarmi sono la cosa migliore che mi possa capitare». È nella semplicità e nell’immediatezza di questa filosofia cestistica e al tempo stesso di vita, che sono racchiusi gli aspetti distintivi di Blanca Quiñonez (ecuadoriana) fulcro in casa La Molisana Magnolia Campobasso anche per la stagione 2024/25, la quinta nella massima serie cestistica in rosa, torneo che ha avuto proprio nella sudamericana la costante in casa rossoblù.
EMOZIONI AMPIE «Il torneo che verrà mi auguro possa essere ancora più emozionante di quest’ultimo. Essere a Campobasso per me è ormai come essere a casa e scendere in campo per i colori della Magnolia è sempre un piacere, perciò mi auguro sia una stagione ricca di soddisfazioni», argomenta l’ala sudamericana.
DOLCI RICORDI Peraltro, le tante istantanee dell’ultima stagione sono ancora ben impresse nella mente della giocatrice. «Senz’altro credo che personalmente e come gruppo, ricorderemo a lungo questi playoff. Con certezza posso dire che come gruppo ci siamo godute ogni singolo istante, lo abbiamo fatto con una grande coesione ed è stato questo l’aspetto che ci ha portate a festeggiare pienamente ogni conquista fatta».
MVP ROSSOBLÙ Traguardi passati anche per le performance della stessa ala, grande mattatrice sia nella gara di ritorno con la Reyer Venezia (poi campione d’Italia) che nella serie dei quarti di finale playoff contro la Geas Sesto San Giovanni.
«Quando dai vita ad una bella partita – argomenta – le sensazioni sono sempre notevoli, ma alla base c’è tanto merito della squadra perché ti mette a tuo agio. Personalmente, il mio torneo mi ha consentito di iniziare forte e dopo un momento alterno, continuando a lavorare sodo, di dare appieno il mio contributo al gruppo».
CRESCITA COMPLESSIVA Sempre attenta al proprio processo di miglioramento, Quiñonez si proietta sulla prossima stagione con la volontà «di limare ulteriormente tutti gli aspetti del gioco e in particolare cercare di crescere ulteriormente sulla visione del gioco e sul tiro perché non ci si può accontentare mai, ma occorre sempre impegnarsi sodo e migliorare le singole situazioni tattiche».
ASPETTO RESPONSABILITÀ L’essere lontana da casa e dai propri familiari ha portata la stessa giocatrice sudamericana a delle notevoli assunzioni di responsabilità.
«Sia sul campo da basket che fuori ho ricevuti tanti insegnamenti, compreso quello di non mettermi pesi addosso che non mi competono», spiega.
PROIEZIONI FUTURE Quanto agli auspici formulati per il club e per se stessa Quiñonez è molto chiara: «Al club auguro sempre il meglio, quanto a me auspico sempre maggiore costanza in tutta la stagione».
ESTATE DA MAGGIORENNE Sotto gli occhi sia dei club del Vecchio Continente che di quelli oltreoceano, la giocatrice dell’Ecuador il prossimo 3 agosto entrerà anche nella maggiore età. «Sarò a casa mia in Ecuador, ma festeggerò con molta tranquillità. Sarà l’occasione per stare accanto ai miei familiari».
SENZA SOSTA Se a livello personale Quiñonez cerca di preservarsi il più possibile, sul parquet l’ala sudamericana dice di non averne mai abbastanza e anche in questo periodo, sta supportando il gruppo di serie B.
«Dopo gara due della serie di semifinale contro la Reyer Venezia, avrei voluto già scendere sul parquet il giorno successivo e per certi versi controvoglia mi sono adeguata a qualche giorno di riposo anche se ho subito chiesto allo staff tecnico se potevo riprendere ad allenarmi e giocare. Non riesco a stare ferma, poter stare sul parquet è la cosa migliore che mi possa capitare».