D-Day: Ottant’Anni Dopo

Di Vittorio Venditti

La Caduta… Dalla Scaletta Dell’Aereo?

Ricorre oggi l’ottantesimo anniversario del più grande sbarco della storia, operazione avvenuta in Normandia.

Adolf Hitler

Il d-day dell’operazione “Overlord”, poi divenuto tale per antonomasia, ha avuto il suo prologo il cinque nei porti d’Inghilterra, ma è iniziato ufficialmente alle sei e trenta antimeridiane del sei giugno del millenovecentoquarantaquattro ed è servito per avviare la caduta del vecchio mondo per dar spazio a quanto ci avrebbe portato ai giorni nostri. Tutto ciò, al prezzo, solo per il primo giorno, di quattromilaquattrocento morti e circa ottomila feriti fra gli alleati, più o meno la stessa cifra per i tedeschi e parliamo solo di quanto accaduto tra le truppe contrapposte.

Joe Biden

Ottant’anni dopo, un presidente che ha la nomea di sonnecchiante che dorme anche in prossimità della sua possibile, ma poco probabile rielezione, proveniente da chi all’epoca diede il contributo maggiore all’invasione ‘liberatoria, gli U. S. A., come il precedente (si spera senza cadute di cattivo gusto e o inciampi alla scaletta dell’aereo), viene in Europa a ricordare uno degli eventi che hanno cambiato a suo tempo il mondo e chissà con quali altri propositi, arriva in quel vecchio continente che allora è stato teatro di guerra ed oggi è rimasto solo teatro.

Due giorni prima venne ‘liberata’ Roma. In quell’alba, i tedeschi in ritirata compirono l’eccidio della Storta,(al quattordicesimo chilometro della via Cassia) località nei pressi della rimasta capitale d’Italia, dove trovava la morte tra gli altri anche il sindacalista Bruno Buozzi che lottò quando la lotta fu davvero tale.

Domanda: se fossero vivi oggi, tutti quei morti s’immolerebbero nuovamente?