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E Noi Che Ci Lamentiamo Del “Grasso”!

Di Vittorio Venditti

A Toro Stanno Peggio Di Noi!

Come al solito, si deve ficcare il naso anche nei fatti altrui, per apprezzare gli avvenimenti di casa propria.
Oggi quindi, avendo in mano documenti con i quali poter agire, parliamo di quanto accade a Toro, (se mi leggi da fuori e non conosci la zona, Toro è un comune distante dal nostro paesello una ventina di chilometri), paragonando comunque il tutto a certe limitazioni che qualcuno tenta di imporre anche a Gambatesa.

Per cominciare, va detto che a suo tempo io ho avuto a che ridire sul comportamento degli allora amministratori di tale comune a proposito degli assalti alla diligenza, (posizionamento di un autovelox di proprietà non della polizia o di altre forze dell’ordine sulla SS 645), con i quali tal municipio rimpinguava le proprie casse, arrivando a scrivere all’allora Prefetto di Campobasso che recepì a pieno le mie doglianze, qui il link a quella farneticazione, scritta a due mesi dalla nascita di questo fastidio.

Sai bene quant’è accaduto a Gambatesa a proposito del fatto che quest’inutile sito pubblicizzi quello che succede, nel bene o nel male, in paese, cosa che dà fastidio a chi finora ha fatto il bello ed il cattivo tempo, potendo agire quasi come fosse un dittatore.
Tieni conto inoltre del fatto che la persona di cui parlo, non è ne Sindaco, ne consigliere municipale, ma dirigente di un’azienda privata, (per sua stessa ammissione: qui scrissi in merito), cosa che se vogliamo ci dà la possibilità di dire che, anche in questo caso, Gambatesa arriva seconda in fatto di tentativi di privazione dell’espressione del pensiero.
Da dire che il divieto di registrare le funzioni che si tengono nel palazzo di pietra, denominato al catasto come luogo di culto cattolico, già dal giugno dello scorso anno è stato imposto a chi scrive, pena il non dare al pazzo in questione la Comunione, (qui per ricordare), forse proprio per ottenere che non si affermasse senza dubbio alcuno la verità provata.
Aggiungo perciò, che se taccio le notizie provenienti dall’azienda chiesa cattolica di Gambatesa, è finché queste non diventino pubbliche o vengano proposte in pubblico contesto; superata quella barriera, alla faccia dei divieti, agisco come un panzer, principalmente mettendo in atto ciò che il parroco non vuole assolutamente che accada: Il criticare (nel bene o nel male) il suo operato.
E’ inutile che io torni sul tentativo più volte reiterato di zittirmi che il mio antagonista ha provato ad imporre, perché dovrei linkarti buona parte degli scritti di mio pugno, cosa che offenderebbe la tua intelligenza; tornerò solo su un fatto accaduto lo scorso ottobre, fatto che poi ha dato il via ad una serie diripicche e di forme di ostracismo dirette a chi scrive, (qui il reportage), fatto che proprio per quel mio scritto, (così mi è stato riferito da un agente de “Il Segreto Di Pulcinella”, nei giorni scorsi ha portato al raddrizzare una situazione che definire ridicola significa non voler infierire, segno che al di là di stupide resistenze e puerili pregiudizi, chi è nel giusto prima o poi l’ha vinta.
Il parroco, riuniti tutti i comitati feste e convocati i maestri di banda, ha stabilito che le bande debbano suonare e guadagnare dalle feste in egual misura: Ne più ne meno che ciò che intendevo chiedere io con quella farneticazione.

Ma che diavolaccio è successo a Toro?

La documentazione che mi è stata recapitata parla chiaro:
Si dice che sul sito www.toro.molise.it, si stia tenendo un dibattito su quanto accade nei consigli municipali; si dice anche che il dibattito arrivi prima dell’esposizione del deliberato consiliare all’albo pretorio del municipio di Toro, presupponendo che quanto si dica in consiglio venga registrato e poi trasposto, a detta di chi delibera: per strumentalizzare i fatti…

Ordinanza Sindaco Di Toro, del 27 dicembre 2012: A questo gli è intorzato il Natale!

Da qui, è partita una serie di botta e risposta, ([download id=”357″ format=”2″], [download id=”358″ format=”2″], [download id=”359″ format=”2″]), che ci ha portato prima alla [download id=”360″ format=”2″], poi alla conferenza stampa, della quale posso mostrarti il resoconto:
[download id=”361″ format=”2″].

Analizzando i fatti da fuori Toro, posso dire che in buona sostanza questi stanno facendo una guerra che non porterà a nulla di buono, assunto che sia legittimo dire ciò che si vuole, pena, nel caso di false dichiarazioni, il patirne le conseguenze legali, sempre tenendo conto del detto di andreottiana memoria: “Non è tanto importante avere ragione, quanto trovare qualcuno che te la dia”.

Tutto si può dire del Sindaco di Gambatesa:
Sfido perciò chiunque ad affermare che Emilio Venditti, (per il torese medio che mi stesse leggendo: Il Sindaco non è mio parente), abbia mai detto qualcosa a proposito della pubblicazione di atti consiliari o di giunta!
Ma magari si facesse a Gambatesa una battaglia del genere!
Qui i consiglieri d’opposizione si scordano pure di andare in consiglio! [download id=”362″ format=”2″], (evito di proporti tutto l’archivio delle delibere consiliari in mio possesso, sempre per il dovuto rispetto alla tua intelligenza ed alla tua straordinaria pazienza).
In quanto ai siti internet locali, parlando esclusivamente di quello dal quale ti sto tediando, posso dire che se volessi, potrei assistere tranquillamente ai consigli municipali.
Se non lo faccio e critico comodamente in seguito l’operato dei consiglieri e del Sindaco, è solo per evitare di perdere tempo inutilmente.
Quanto è obbligatorio esporre all’albo pretorio è sufficiente alla bisogna e poi, più che dei blogger, sarebbe compito dei consiglieri d’opposizione far sentire la propria voce… Magari dopo aver presenziato alle sedute municipali…

Tornando a bomba, a margine di quanto sto blaterando, ricordo a me stesso quello che ho già scritto a proposito del comportamento di consiglieri regionali del calibro di Michele Petraroia, quando questo era all’opposizione, ma va dato atto a costui che quando vuole sappia alzare la polvere.
Nel caso specifico, il Nostro potrebbe anche avere ragione, atteso che: innanzitutto non sia corretto schedare chi va al consiglio municipale, (il consiglio è aperto al pubblico e se qualcuno lo chiude, vuol dire che ha qualcosa da nascondere), poi, atteso che sia intelligente disporre di non registrare ciò che avviene in consiglio, (e per me non lo è ne politicamente, ne umanamente), ricordo al Sindaco di Toro che l’essere umano, quindi anche quelli che vanno in consiglio comunale, ha di suo una memoria residente nella testa e quindi ha la possibilità di ricordare quanto si dice, anche senza l’ausilio di strumenti audiovisivi.
Con la memoria in questione è dunque semplice uscire dalla sala consiliare e prendere rapidamente appunti, (magari su un antico foglio di carta o su un tablet), e trasporre a volontà quanto si è detto, anche prima che l’ufficialità prenda piede sull’albo pretorio.
Tornando dunque all’ordinanza che ti ho proposta sopra, non mi sembra che si parli in essa di dispositivi atti allo scrivere.

In definitiva e senza addentrarmi nei fatti che si discutono a Toro, nel rispetto delle idee di tutti, faccio appello al Sindaco affinché rivedendo la sua posizione, entri nella discussione e dica anche la sua, invece di tentare un’inutile arroccarsi e nascondersi dietro stupidi divieti, utili esclusivamente a fomentare ancora di più la reazione di chi la pensa diversamente da lui.
A ciò, aggiungo la solidarietà dovuta ai cittadini toresi che vengono violentati nel loro modo di pensare, indipendentemente dalla posizione politica di costoro.
Dire che non si debba parlare della vita politica municipale, significa solo far sì che se ne parli ancora di più, esasperando gli animi ed occupando in stupide beghe il tempo altrimenti meglio sfruttabile per più valide e fruttuose iniziative.

Finisco il mio dire con il denunciare tutta l’invidia che mi pervade, atteso che, come già detto sopra ed in altri miei deliri qui espressi, ce l’avessimo noi un’opposizione battagliera come quella proposta da Roberto Quercio!

Toresi, parlate; con educazione e rispetto del Prossimo e delle idee altrui ma dite la vostra.
Non dormite come accade a Gambatesa, dove ci si sveglia ogni cinque anni per un mese per poi assopirsi di nuovo!

E se qualcuno vi denuncia?

Questo trattamento è già stato riservato a chi scrive, cosa che per aver data la mia parola, ora non posso linkarti, ma cosa presente nell’archivio di quest’inutile sito.
Quella è stata la cosa più eclatante ma altre querele mi sono state promesse.
Fatto sta che allo stato attuale, non ho ricevuto ancora alcun avviso di garanzia, documento che ovviamente, (sai quanto mi fidi e quanto voglia bene alla magistratura italica), proprio per mia garanzia, non esiterei un minuto a pubblicare.

Come agire allora?

Gambatesaweb è lo specchio di quanto sto dicendo: Il Giornalista stefano Venditti, cittadino di Toro, nonché mio amico e collaboratore, (uno in grado di scrivere su carta con estrema precisione quello che viene detto, facendolo con una rapidità impressionante, quindi, senza registratore o altro mezzo audiovisivo, di conseguenza risparmiando anche non poco danaro), questo mio amico e cittadino torese dicevo, mi ha insegnate tante cose, fra le quali forse la più importante, consistente nell’immortalare tutto l’immortalabile e sbatterlo in faccia al proprio avversario di turno, essendo consapevole che in questo modo venga messa in piazza la verità.
Spetta poi al colpito difendersi e farlo nei modi e nei tempi che riterrà opportuno utilizzare.
Di seguito, se uno dei contendenti giocasse sporco, è sempre possibile per l’altro reagire e far valere le ragioni del proprio dire, lasciando all’intelligenza di chi legge l’“Ardua sentenza”.
Nel caso che riguarda il tema che sto trattando, è palese il fatto che, quale sia sia l’idea giusta, l’opposizione abbia vinto su tutti i fronti, se è vero che viviamo in democrazia.
Diversamente, bypassata la [download id=”363″ format=”2″], ogni azione diventa lecita per avere ragione: guerra compresa.

E’ questo ciò che veramente vogliamo?