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BASKET, UNDER 17 FEMMINILE. LA MOLISANA MAGNOLIA FA TRIS

Di Vincenzo Ciccone
(Foto), Di Stefano Saliola

E’ primato nel girone C
Le sensazioni di coach Diotallevi: «Serve fluidità»
Venerdì ai quarti di finale una tra San Martino di Lupari ed Alghero

FUTUROSA FORNA BASKET TRIESTE 47
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 65
(6-17, 24-26; 37-52)
TRIESTE: Visintin 8 (3/9, 0/7), Bazzara 6 (2/4, 0/6), Mueller 12 (3/8, 1/2), Altin 3 (1/2, 0/1), Cressati 2 (0/2); Divo 6 (3/5), Benich, Delise 5 (1/1, 0/5), Fonda 5 (1/2, 1/2), Amendola (0/1), Gimona, Valentinuzzi (0/1 da 3). All.: Ravalico.
CAMPOBASSO: Giacchetti 10 (5/10, 0/4), Mascia 13 (2/5, 3/4), Oddis 5 (1/5, 0/2), Patriarca (0/1, 0/1), Moscarella Contreras 20 (2/13, 3/9); Fatica 3 (1/3), Felicita (0/1 da 3), Costato 9 (2/2, 1/3), Del Colle 5 (1/2, 1/2). Ne: Di Quinzio, Verlingieri e Santillo. All.: Diotallevi.
ARBITRI: Filesi (Ragusa) e Giardini (Ancona).
NOTE: uscita per cinque falli al 38’49” (47-63) Visintin (Trieste). Fallo antisportivo a 5’37” (1-6) per Cressati (Trieste). Tiri liberi: Trieste 13/24; Campobasso 13/18. Rimbalzi: Trieste 41 (Fonda 10); Campobasso 46 (Moscarella Contreras 15). Assist: Trieste 7 (Visintin 3); Campobasso 10 (Giacchetti, Oddis, Del Colle e Moscarella Contreras 2). Progressione punteggio: 1-6 (5’), 16-22 (15’), 30-34 (25’), 42-56 (35’). Massimo vantaggio: Trieste mai; Campobasso 18 (47-65).

Magnolia Campobasso

Tre su tre e accesso tra le prime otto d’Italia. La Molisana Magnolia Campobasso completa l’opera chiudendo al primo posto a punteggio pieno il girone C di qualificazione alle finali nazionali di under 17 femminile ed ottenendo un giorno di riposo per domani con la prospettiva già dei quarti, venerdì al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi, alle ore 16 contro una tra Lupe San Martino di Lupari (seconda classificata nella poule A) e Mercede Alghero (terzo team del ranking nel raggruppamento B) con le due squadre che si incroceranno domani alle ore 14 sempre nell’impianto rosetano. Le rossoblù ci riescono superando anche Trieste al termine di una gara in cui mandano tre elementi in doppia cifra con la colombiana Moscarella che si attesta nuovamente sulla ‘doppia doppia’ (venti punti e quindici rimbalzi catturati).

Marta Moscarella Contreras

FUGA DOPO L’INTERVALLO Attorno ad Emma Giacchetti le rossoblù partono subito forte prendendosi tre possessi pieni di margine sul 10-1. Poi Trieste prova a risalire la china e a fine periodo arriva al meno undici del 17-6. Nel secondo tempo i #fiorellinidacciaio si smarriscono un po’ e pur doppiando le proprie avversarie sul 20-10, subiscono poi un controbreak di 14-6 che riporta sotto le giuliane (meno due all’intervallo lungo), arrivate anche a pareggiare i conti a 24. Al rientro dagli spogliatoi le rossoblù provano a dare un primo scossone, ma sono le quattro triple griffate Costato, Moscarella (due in successione per la colombiana) e Del Colle a spaccare in due la contesa portando le giovani magnolie sul 50-34. Da quel momento, il quintetto molisano mantiene l’inerzia della partita e va a prendersi il successo con uno scarto di sei possessi pieni, come testimoniato dal 65-47 evidenziato sul tabellone del PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi al termine di una partita forse non per esteti, ma agonisticamente molto intensa.

SOTTO ANALISI «È stata una gara ‘sporca’, ma d’ora in avanti, con risultati di peso in palio sarà sempre così. L’aver vinto e l’essere riusciti a dare quegli strappi anche con quella sequenza di triple, rappresenta dei buoni segnali. Qualche aspetto non proprio felice è quello di una macchinosità di diversi elementi figlia anche del relativo vissuto e delle poche gare di buona parte del gruppo. Si è visto anche in partita. Loro triplicavano Marta (Moscarella, ndr), ma molte compagne non riuscivano a leggere le voragini che si aprivano. Hanno provato a mettersi anche a zona e a pressarci per cercare di scompaginare la situazione, ma alla fine ne siamo venuti fuori. Ci siamo garantiti questo giorno di riposo in cui lavorare, soprattutto a livello d’analisi video, sperando d’essere più efficaci e soprattutto più fluidi già nei quarti. Una menzione la faccio per Elena Oddis che ha data vita ad una gara di grande energia, soprattutto difensiva, sulla scia di quanto richiestole».