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ATTENTI ALLE TRUFFE

Di Vittorio Venditti

Quando Saltano Gli Schemi

Oggi il discorso sarebbe dovuto essere d’altro calibro, ma siccome ‘la notizia non può attendere’, è bene riesumare il titolo presente e ‘preso a prestito’ anche da chi non ha fantasia, ciò per denunciare qualcosa che sembrando regolare, allo stesso tempo dà l’impressione d’essere tutt’altro.

ISTAT

E’ di ieri infatti l’arrivo in casa di chi scrive e di suo fratello di un paio di missive ‘gemelle’ senza crismi d’eseguibilità, (in altre parole lettere normalissime) recanti la richiesta (quasi imposizione) di partecipare ad un questionario vertente sui consumi energetici in famiglia e proponente domande su elettrodomestici in uso in casa et similia.

Nulla di trascendentale se non fosse per un paio di punti che hanno messo in allarme chi non si fida del vostro Stato e ne ha ragioni da vendere che presto verranno pubblicate.

Il primo punto sospetto sta nel fatto che le lettere prese poi in esame, nel testo d’accompagnamento recano tra l’altro la dicitura “lei fa parte di una scelta casuale”, talmente tale che ha centrate due famiglie appartenenti alla stessa casata e residenti nella medesima strada. Ciò che però ha fatta accendere la lampadina nella testa (usata solo per dividere le orecchie) appartenente al vostro cronista è stato il come eseguire il test. La procedura infatti, dichiarata ‘anonima e riservata’, prevede l’accesso ad un sito ‘ISTAT’ per arrivare al quale vengono forniti nome utente e password che pure ad un idiota come chi sta denunciando il fatto, sembrano tutt’altro che portatrici d’anonima risposta…

Senza tirarla per le lunghe, siccome il vostro Stato che poi vi chiede anche di andare a votare ‘perché lo vuole l’Europa’ o solo un comune ‘muinicipio’ che prima non è servito a niente, poi non avrà alcuna utilità, nell’eventualità d’accertamento di truffa perpetrata, per risolvere a suo modo il problema, opera secondo quanto scritto nel testo della celeberrima canzone ‘Don Raffaé’ di Fabrizio de Andrè: “… lo Stato che fa? Si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità …”, siccome questa parvenza di nazione che è tutt’altro, se ne frega di chi ha la costrizione di sottostare a certi voleri e per questo viene turlupinato come sarà descritto a tempo debito, chi scrive, a nome e per conto di chi ha ricevuto tal ‘avviso’ lo ha allegramente passato nel trita-carte per renderlo inoffensivo e cedibile senza alcuna remora alla leccheria che lo tratterà come si fa con la carta perché in questi casi, la raccolta differenziata è d’obbligo.

Ci Avete Provato? V’E’ Andata Male: TIE’!