Di Ouday Ramadan
DACIA STALIN
Ringrazio chi mi ha intervistato sulla Siria. La mia attenzione è stata attirata dal commento a Questa di un tale, attualmente presidente di un sindacato, il quale mi ha attaccato criticando le mie conferenze fatte nella sede di un partito italiano d’estrema destra o presso associazioni vicine a questo.
Non sto certo a giustificare le mie azioni per la Siria, fatte con chi mi pare e dove mi pare. Il sedicente comunista, (presidente di un sindacato nel quale anch’io ho militato per 25 anni), ha immediatamente cancellati i suoi attacchi al sottoscritto, giustificandosi dicendo che non voleva urtare la mia sensibilità.
Ringrazio l’uomo profondamente per questo sentimento molto chic e molto radical, ma si sa, io di sensibilità non ne ho affatto. Io, contrariamente a lui, non ho il coraggio di nascondere le mie idee, pertanto le esprimo.
Occorre ricordare a questo signore che nel 1998 è stata la segreteria del suo sindacato (collaborazionista del Governo Prodi) ad introdurre l’infame legge 431/98, voluta dal centrosinistra e votata da Rifondazione Comunista dopo che era uscita dal Governo. Una Legge infame che ha abolito l’equo canone, ha contribuito a liberalizzare il mercato degli affitti e ha introdotto il sistema dei contributi per le pigioni, i quali finiscono nelle tasche dei più ricchi.
Va ricordato ancora a costui che gli unici compagni che si opposero a quell’infame legge, furono quelli della sede provinciale di Pisa, di cui faceva parte anche il fascistone rosso Ouday Ramadan.
Evito di parlare del ruolo personale di questo mio insigne detrattore nella svendita ai privati degli immobili di proprietà pubblica, ma la cosa curiosa è che questo soggetto, iscritto regolarmente al Partito della Rifondazione Comunista, di mestiere ha fatto e fa lo sciacquapalle, pardon il portaborse di deputati oggi nelle fila del PD e se non vado errato, di quelli (ieri) dell’Italia dei Disvalori.
Io per la Siria sono pronto a dialogare con chiunque, tranne che con i terroristi e i loro affiliati.