Di Giovanni Carugno
La testimonianza di vita del medico Takashi Nagai
In collegamento da Tokyo il dr. Gabriele Di Comite, Direttore del Dipartimento d’Oncologia
Domani, alle ore 14.30, nell’Aula “Bloch e Purcell” (ex S1) del III Edificio Polifunzionale, via F. De Sanctis, Campobasso, prenderà il via con gli indirizzi di saluto del Rettore Luca Brunese, di Giuliana Fiorentino, (Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione) e di Germano Guerra (Direttore del Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute “Vincenzo Tiberio”), il seminario, promosso nell’ambito del Laboratorio di comunicazione scientifica, tenuto da Lorenzo Scillitani, con il coordinamento affidato a Marco Stefano Birtolo. La sessione dei lavori sarà introdotta da Giovanni Villone, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia UniMol e del Comitato Bioetico di Ateneo che condivide la promozione dell’evento con le associazioni studentesche che fanno capo alla Molise Medical School.
Il 9 agosto 1945 la seconda esplosione nucleare sul Giappone, avvenuta sopra la città di Nagasaki, appena tre giorni dopo quella di Hiroshima, provocò la morte immediata di decine di migliaia di persone e atroci sofferenze per altre centinaia di migliaia di superstiti che si sarebbero rivelate fatali per molti di loro anche a distanza di lungo tempo. Circa 80 anni dopo quel funesto evento, cosa realmente ne sappiamo? Nel tempo, documenti e testimonianze hanno potuto restituire solo alcuni aspetti della portata effettiva di quel dramma. Molto resta ancora da scoprire in termini non solo strettamente scientifici, ma anche culturali, psicologici, esistenziali.
Emblematica è la testimonianza diretta che si può ritrarre dall’esperienza umana e professionale di un medico radiologo giapponese, Takashi Nagai (1908-1951) che dedicò le sue cure ai primi soccorsi prestati alle vittime delle radiazioni, fino alla sua morte. In una circostanza, come quella odierna, interessata da conflitti dall’esito imprevedibile che vedono riaffacciarsi l’inquietante spettro delle minacce di distruzione atomica, può avere molto da dirci la vita di Nagai, al quale si sta dedicando da anni il dr. Gabriele Di Comite, Direttore del Dipartimento d’Oncologia dei tumori femminili di AstraZeneca, esperto che è stato invitato a parlarne, in collegamento da Tokyo.