Di Cesare Scalabrino
A seguito dell’assemblea regionale “Orgoglio Coldiretti” del 30 aprile scorso, Coldiretti Molise ha attivata un’attenta analisi delle criticità emerse, al fine di valutare le possibili azioni sindacali da mettere in campo a tutela del settore agricolo e zootecnico. L’assemblea ha consentito d’individuare le problematiche più urgenti e le iniziative da attuare per la tutela delle imprese molisane a garanzia del loro reddito ed a tutela del territorio e dei cittadini/consumatori.
Il tema più sentito è risultato l’invasione dei cinghiali, un problema che va risolto al più presto e che al di là delle misure normative tese a contenere il numero di questi animali, necessita di interventi straordinari.
Quanto sopra vale anche contro il proliferare di parchi fotovoltaici ed eolici, così come in tema di cibo, genuinità e tracciabilità dei prodotti, per cui è emerso che la difesa del Made in Italy passa anche per il principio di reciprocità che preveda l’etichetta d’origine obbligatoria per ogni prodotto agroalimentare che voglia entrare nel mercato UE. In quest’ottica Coldiretti chiede inoltre l’abolizione del Codice Doganale sull’origine del cibo “perché – ha affermato il Direttore Ascolese – non può essere l’ultima lavorazione a determinare il Paese di provenienza del prodotto”.
Molto importante è poi il tema dell’utilizzo corretto delle risorse idriche, specie in un periodo come quello che viviamo, caratterizzato da cambiamenti climatici con eventi estremi e una sempre più diffusa siccità. Per questo da anni Coldiretti chiede la realizzazione di un Piano invasi nazionale che preveda la realizzazione di laghetti artificiali indispensabili a conservare l’acqua ed utilizzarla nei momenti di bisogno. In tale ambito grande attenzione va riservata anche ai Consorzi di Bonifica che oggi amministrano l’“oro blu”. Questi enti devono essere messi in condizioni di poter operare al meglio e la situazione debitoria in cui versa ad esempio il Consorzio del Basso Molise necessita di un intervento da parte della Regione che possa consentire di fornire servizi efficienti e ad un costo sostenibile per le aziende.
C’è poi la necessità d’arrivare rapidamente ad una moratoria dei debiti delle imprese, azione che deve realizzarsi mediante uno stop ai mutui e finanziamenti in corso.
Riguardo la Politica agricola comune (Pac) è invece emersa la necessità di una semplificazione degli adempimenti burocratici che di fatto impediscono l’ottenimento dei benefici previsti, oltre a gravare sulle spalle delle aziende, costrette a spendere un terzo del proprio tempo per stare dietro alle ‘carte’”.
Per quanto riguarda infine le problematiche della marineria, queste si possono sintetizzare, in particolare, con l’aumento incontrollato del costo del gasolio e nell’invasione del “granchio blù” che ad oggi ha già provocati alle imprese del settore danni quantificabili in 200 milioni di euro.
Per quanto per l’ennesima volta ribadito, Coldiretti chiede la nomina di un commissario straordinario contro questa che è diventata una vera e propria emergenza.