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TERAMO: LA “NENIA DI AMATRICE” VINCE IL 1° PREMIO AL VERNAPRILE

Di Camillo Berardi

Un antico “Lamento funebre” raccolto nell’Alta Sabina nei pressi di Amatrice e musicato da chi scrive ha vinto il 1° Premio per la “Canzone dialettale” alla XXIV EDIZIONE del  Concorso “VERNAPRILE”, organizzato dall’ ”Associazione Culturale Fratellanza Artigiana” di Teramo, della quale il primo Presidente onorario fu Giuseppe Garibaldi. Il testo del brano di autore anonimo, antichissimo anche al tempo della scoperta, ebbe la singolare fortuna d’attrarre l’attenzione di Alessandro Manzoni e Benedetto Croce.

Il 18 dicembre 1855, da Cassolnovo, Alessandro  Manzoni così scriveva alla moglie Teresa: “Leggi e fa leggere l’ottava scritta qui sotto, che fu sentita e tenuta a mente da Leopardi, in un villaggio degli Abruzzi nel territorio di Amatrice, e faceva parte di un canto improvvisato da una giovane sposa ai funerali di un suo amico, ucciso da gendarmi che lo inseguivano, come refrattario e ditemi e se in tutti i canti popolari che abbiate letti, avete trovati otto versi che possano stare al paragone con questi”:

‘Volto di donna’ street art di David Walker

Se t’arrecorda, drent’allu vallone,
Quando ce comenzammo a ben volere,
Tu me dicisti: “Dimme sci o none”;
I’ te vordai le spalle e me ne iene:
Or sacci, mio dorcissimo patrone,
Che inzin d’allora i’ te voleo bene:
Vience domane, viemme a conzolare,
Che la risposta te la voglio dare.

‘Volto di donna’ street art di David Walker

Il Leopardi al quale fa riferimento il Manzoni era Pier Silvestro Leopardi, un patriota e politico italiano, nato ad Amatrice il 31 dicembre 1797 e morto a Firenze il 14 luglio 1870. Lui raccolse l’antichissima ottava che non è una “Nenia, ma un canto d’amore e lo condivise al Manzoni che – meravigliato – lo trascrisse in dialetto abruzzese e lo mandò alla consorte.

Anche Benedetto Croce fu informato del testo della “Nenia di Amatrice” e senza conoscere il giudizio dato dal Manzoni, la definì “Stupenda, una cosa addirittura classica, perché disegnata con pochi tratti essenziali e con parole di meravigliosa proprietà”.

L’innamorata che eseguì il canto, si fece largo tra le prefiche e con la sua voce mandò il suo messaggio d’amore al suo “Dorcissimo patrone”.

Del “Pianto di Amatrice” non è pervenuta la linea melodica perché il lamento funebre era improvvisato e ripetitivo nella melodia e nel passato venivano prese in considerazione soltanto l’immediatezza e l’efficacia popolare dell’espressione poetica.

La giuria che assegnato il premio, ha scritto questa motivazione:
“Camillo Berardi, attratto da questi versi che erano stati oggetto di attenzione da parte di Leopardi, Manzoni e Croce, ha composto una sua musica, rimettendo in circolazione un tema affascinante con un’adeguata melodia, meritando un lodevole encomio e, pertanto, la giuria ha deciso di assegnare alla sua opera il Premio VERNAPRILE 2021 XXIV EDIZIONE”.

La cerimonia di Premiazione si è svolta presso la sede della “Fratellanza Artigiana” di Teramo alla presenza delle autorità e dei componenti della giuria e nel corso della manifestazione sono state discusse le tematiche del dialetto e della musica etnica.

La poesia di tradizione orale non ha alcun testo di riferimento, pertanto, subisce modifiche e varianti con il tempo e in ambiti territoriali diversi da quello d’origine che – tuttavia – non stravolgono l’efficace elementarità dei sentimenti espressi. L’ottava della “Nenia di Amatrice” ha subiti minimi cambiamenti passando da Leopardi a Manzoni e a Croce, tutti riportati nel testo scritto in sovra-impressione in questo video.