Di Luca Giordano
È giunto il tempo della caccia al voto per le elezioni europee, previste per il prossimo mese di giugno. Tra i tanti improponibili dalla destra e sinistra italiana spiccano i nomi di Roberto Vannacci e Ilaria Salis. Questi due personaggi, schierati ideologicamente agli estremi, quasi creati apposta dalle segreterie di destra e sinistra, riscuotono un grande successo mediatico.
Roberto Vannacci, nuovo pupillo di Matteo Salvini, Generale italiano e capo delle forze operative terrestri, si fa conoscere al pubblico italiano grazie (o per disgrazia) alla pubblicazione del libro vendutissimo ‘Il mondo al contrario’ col quale si scaglia contro omosessuali, migranti, donne e disabili, insomma un bel minestrone di pensieri populisti che nemmeno a dirlo è stato il libro italiano con maggior successo del 2023, ‘capolavoro’ che lo ha spinto alla candidatura di queste europee sotto il segno di una ‘depressa’ Lega Nord.
Restando in tema di partiti ‘depressi’, la sinistra che non vince più un’elezione nemmeno per sbaglio, ha come simbolo dei diritti umani una certa Ilaria Salis, accusata in Ungheria per violenza e lesioni, (ripresa armata di martello) per aver malmenato (per altro sbagliando il soggetto della propria retata) insieme ad altri due compagni tedeschi, elementi facenti parte del movimento nazifascista. Ovviamente, dopo aver commesso il crimine è stata giustamente incarcerata e portata a processo legata con catene (cosa usuale per le carceri ungheresi) che hanno fatto gridare allo scandalo qui in Italia.
Mi chiedo: se al posto d’esportare questi soggetti in rappresentanza dell’Italia, non sarebbe meglio (emulando Marco Pannella), mettere in bella mostra nel parlamento che dice di rappresentare l’Europa le due più conosciute star del porno nostrano, Malena (ex Pd) e Martina Smeraldi in un partito d’amore e pace, di questi tempi indispensabile.