Di Jula Papa
Più della metà conosce il calendario vaccinale, uno su cinque non sa cosa sia l’antimicrobico resistenza. Tre studenti su quattro conoscono il significato del concetto di prevenzione. Rispetto ai motivi per cui ci si debba vaccinare, due su tre hanno risposto “per prevenire le malattie infettive”, così come “per tutelare soggetti a rischio”, mentre la metà ha indicato “per prevenire infezioni batteriche”. Più della metà dichiara di conoscere quali siano i vaccini raccomandati per la propria età. Riguardo le azioni utili per prevenire le infezioni, la maggioranza indica il lavarsi le mani frequentemente, mentre tre su quattro rispondono “starnutire e tossire coprendosi la bocca”. Rispetto al fenomeno dell’antibiotico resistenza, la gran parte di loro risponde correttamente indicando l’opzione “quando i batteri diventano capaci di resistere all’azione degli antibiotici”, mentre appena uno su cinque risponde in maniera errata. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine condotta da Cittadinanzattiva in 9 classi di 5 istituti secondari di secondo grado in Campania, Marche, Molise, Sicilia e Veneto, nell’ambito del progetto “Health for the Youngs” e presentata oggi a Roma. Si tratta della terza edizione dell’iniziativa nata nel 2020 – e che ad oggi ha coinvolto circa 760 studenti e 70 docenti – con l’obiettivo di realizzare nelle scuole secondarie di secondo grado un percorso didattico dedicato ai temi della prevenzione, dell’antimicrobico resistenza e dei vaccini, fornendo gli strumenti conoscitivi per adottare corretti comportamenti d’igiene e prevenzione anche attraverso le vaccinazioni e per limitare la diffusione delle malattie infettive, specialmente quelle di origine batterica. Novità di questa terza annualità: un percorso in aula in cui gli studenti, una volta approfonditi i tre temi del progetto, hanno co-progettato delle attività di divulgazione dedicate ai compagni delle altre classi; successivamente il lancio di un contest per storyboard realizzati dai ragazzi e finalizzati alla realizzazione di un video dedicato ad uno o più temi del progetto.
Nel corso dell’evento sono stati premiati i vincitori del contest dedicato agli storyboard realizzati dagli alunni: prima classificata la classe 3°M del Liceo G. “Galilei” di Catania, seguita dalla classe 2°H dell’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Marconi” di Campobasso e dalla classe 3°I dell’Istituto d’Istruzione Superiore “F. Besta” di Treviso. I primi classificati, oltre ad un buono libro del valore di 700 euro, hanno visto la realizzazione del proprio storyboard in un video disponibile sul canale Youtube di Cittadinanzattiva. Per i secondi e terzi classificati, buoni libri del valore rispettivamente di 400 e 200 euro. Hanno partecipato anche le classi e i docenti dell’Istituto Superiore “A Romanò” di Napoli e dell’Istituto Superiore “G. Celli” di Cagli.
“La promozione della salute e della cultura della prevenzione fra i più giovani è un asse portante delle iniziative di Cittadinanzattiva, ancor più dopo l’emergenza pandemica. Sono stati anni nei quali le ragazze e i ragazzi hanno sperimentato sofferenze e disagi, derivanti in primo luogo dall’isolamento sociale, ma allo stesso tempo hanno mostrata grande energia e presa consapevolezza di temi importanti, di come la salute sia un fenomeno globale che può essere tutelata solo con l’impegno e la responsabilità condivisa di tutti, a cominciare dalle giovani generazioni. Con questo progetto abbiamo voluto dar voce a loro e renderle protagoniste di scelte importanti per la propria salute”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.
Marcello Cattani (Presidente di Farmindustria) dichiara: “Siamo a fianco di Cittadinanzattiva in questo progetto davvero importante sulla prevenzione, per sviluppare una “cultura della salute” e suscitare l’interesse dei giovani verso l’innovazione e la ricerca farmaceutica che permette, con i vaccini, di salvare la vita a 3,5-5 milioni di persone nel mondo ogni anno. In Italia, grazie anche alla R&S sono oltre 1 milione in più le persone che sopravvivono a un tumore dopo una diagnosi rispetto a 10 anni fa. La mortalità per le malattie croniche è diminuita di oltre il 40%. Un’innovazione che richiede – oltre a competenze adatte a un mondo sempre più digitale – idee fresche, dinamismo e creatività, doti tipiche dei giovani su cui le aziende farmaceutiche puntano con convinzione e lo dimostra l’aumento negli ultimi 5 anni del 16% di under 35 che lavorano nelle aziende farmaceutiche”.
“È dalla scuola che nasce la consapevolezza delle persone e dei futuri cittadini anche riguardo la propria salute – ha affermato Francesco Vaia, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute. “Non possiamo pensare che la sanità da sola risolva tutti i problemi. Servono alleanze virtuose che coinvolgano scuola, sanità e famiglia per diffondere la cultura della prevenzione e degli stili di vita salutari. Adottare una visione sistemica è il cambiamento di paradigma di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide complesse del nostro tempo, come l’antimicrobico-resistenza per rispondere alla grande domanda di Prevenzione e Salute che viene dal Paese in ogni suo ambito”. Francesco Vaia ha concluso con un invito ai giovani “ad essere presenti, facendo sentire la propria voce perché grazie a voi potremo regalarci quel mondo che anche la mia generazione ha sognato, ma che non è stata ancora capace di costruire”.