Di Luca Giordano
Antonio Scurati è certamente l’autore che dopo esser stato censurato dalla Rai sta vivendo un momento di grande visibilità grazie anche alla collega di ideologia politica, ovvero la conduttrice Serena Bortone (già declassata dalla Meloni dal primo canale della Rai al terzo).
Come tutti ormai sanno del monologo censurato da ‘Telegiorgia’ scritto dallo stesso Scurati, questo narra del barbaro omicidio di Giacomo Matteotti avvenuto per mano degli scagnozzi di Mussolini, già definito ‘criminale’ dalla storia e su questo poco ci piove.
Antonio Scurati, sconosciuto culturalmente (e non solo) alla maggior parte degli italiani, è lo scrittore antagonista per eccellenza dell’estrema destra italiana. Infatti è di suo pugno la trilogia di libri che hanno come protagonista Benito Mussolini (M. Gli ultimi Giorni, M. Uomo della provvidenza ed M. Il figlio del secolo con il quale è arrivato finalista al premio Strega) dove riporta la parte delinquenziale ed assassina del duce e per questo è finito nella lista nera della Meloni.
Che si condanni la censura è sacrosanto in un paese ‘libero’ come il nostro, ma mostrarsi impreparati ad un eventuale sgarbo dei propri nemici politici da parte dello scrittore mi sa tanto di finto vittimismo. Anche i sassi sanno che i primi tre canali della televisione cambiano di colore in base al governo in carica.
Mentre dunque Orban dice che siamo ad un passo dall’invio delle truppe militari in Ucraina trascinando tutti in una nuova guerra, noi abbiam da parlare di Scurati e della Bortone.
Sicuramente stiamo ancora bene.