Di Luca Giordano
L’aria del venafrano è irrespirabile. Da questo concetto ieri presso la sala parlamentino in palazzo Vitale a Campobasso si è basata la conferenza stampa dove è stato reso pubblico il piano regionale studiato appositamente per l’area di Venafro dall’assessorato all’ambiente guidato da Andrea Di Lucente, come disposto dal Tar dopo l’esposto fatto dall’associazione ‘Mamme per l’ambiente e la salute’.
Partendo dal presupposto che da inizio anno ci sono stati 29 giorni in cui si è sforato il limite massimo consentito per legge della qualità dell’aria (record negativo), la regione ha disposto una ‘stretta’ al traffico ed ai mezzi pesanti che ogni giorno entrano nel cuore della città. Inoltre è stata prevista la realizzazione di una pista ciclabile e la piantumazione di centomila Alberi per cercare di ripulire l’aria in modo green.
Grande attenzione si avrà verso gli sforamenti di pm10 dei due poli industriali fortemente indiziati per questo scempio ambientale che ogni giorno miete vittime del luogo, i cui decessi (per i quali scende sempre più l’età media) per lo più sono dovuti a tumori o malattie cardiache.