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CNU 2024: Il Cus Torino Prepara La Spedizione

Di Stefano Saliola

Il presidente D’Elicio applaude il Molise: “Terra bella e ospitale scendiamo con grande gioia”

CUS MOLISE

Il Cus Torino scalda i motori in vista della fase finale dei Campionati Nazionali Universitari che si svolgerà in Molise. Il centro universitario sportivo torinese scenderà con grandi ambizioni nella nostra regione, pronto a giocarsi le sue carte in ogni disciplina per bissare, ove possibile, il successo nel medagliere di Camerino 2023 con quindici ori, uno in più del Cus Milano. Approfittando della gentilezza e della cortesia del presidente Riccardo D’Elicio, abbiamo fatto con lui il punto della situazione in vista della trasferta in terra molisana.

Riccardo D’Elicio, presidente del Cus Torino

“I campionati nazionali universitari sono l’appuntamento più importante dell’anno – argomenta il numero uno –. Torneremo in Molise con tanta gioia perché terra straordinaria, ospitale e bella da visitare. Sicuramente all’aspetto sportivo cercheremo di unire anche quello culturale. Il Cus Molise nel corso degli anni passati è riuscito a mettere su un grande evento e sono sicuro che anche quest’anno sarà così. Dal punto di vista tecnico siamo reduci dal primo posto nel medagliere ottenuto a Camerino nel 2023 e stiamo allestendo una spedizione che possa regalarci ancora delle soddisfazioni. Abbiamo tecnici e atleti validi che proveranno a regalare alla nostra realtà medaglie importanti”.

Sport e socializzazione vanno di pari passo in queste manifestazioni, è d’accordo?
“Nella maniera più assoluta. I campionati nazionali universitari, patrimonio della FederCusi, sono un volano straordinario di socializzazione tra Cus e territorio. Il confronto è importante, sia sul campo di gara, ma soprattutto fuori. Tutti insieme si cresce sempre”.

Negli anni il Cus Torino ha dimostrato di avere una tradizione importante nei Cnu un po’ in tutte le discipline.
“E’ vero. Siamo la polisportiva più grande d’Italia. I Campionati Nazionali Universitari rappresentano la ciliegina sulla torta di un intero anno sportivo. Saranno coinvolti non soltanto atleti Cus, ma anche studenti dell’università e del Politecnico di Torino. Abbiamo squadre di valore nel rugby, nel calcio a 5, nella pallavolo. Poi ci sono gli sport individuali nei quali puntiamo a fare qualcosa d’importante. L’organizzazione è iniziata, ci faremo trovare pronti, non vediamo l’ora di essere giù: viva il Molise”.

E’ da ventiquattro anni alla guida del Cus Torino, un bel traguardo, non crede?
“Oggi sono davvero contento, ho visto crescere il valore dello sport universitario, ho vissuta la trasformazione del Cusi in Federcusi e oggi rappresentiamo, con il lavoro dei Cus italiani sul territorio nazionale, un’eccellenza nello sport agonistico e nel sociale. Mi auguro di essere rieletto come Presidente del Cus Torino nel corso di questo mese per avere il piacere di proseguire nei nostri obiettivi. Nel 2025 ci saranno a Torino le Universiadi invernali, altro grande evento sportivo. Stiamo ampliando ulteriormente l’impiantistica sportiva universitaria: a breve inaugureremo l’undicesimo impianto in gestione, una piscina nuova che andrà a rendere più consistente l’offerta all’interno della città di Torino. Abbiamo fatto un nuovo sforzo con l’obiettivo di crescere e migliorare sempre più. Bisogna spingere le nostre università all’integrazione con la città, in modo da favorire l’approdo di nuovi studenti da tutta Italia e perché no anche da tutto il mondo”.

Che bilancio può fare della sua avventura alla guida del Cus Torino?
“Un bilancio positivo. Io sono un tesserato del Cus Torino da quando avevo 13 anni. All’interno dell’ente prima e della comunità poi, sono cresciuto come dirigente e come uomo. Con il passare del tempo sono stato atleta, tecnico, dirigente e oggi ho l’onore di rappresentare la società che è stata fondata da Primo Nebiolo, il più grande dirigente sportivo che ci sia stato per spessore umano e organizzativo. Società che ha espresse figure dirigenziali d’altissima levatura come Leone per il volley e Gugliermino nel rugby. Per me sono stati un grande esempio. Negli anni abbiamo costruita qualcosa d’importante: oggi possiamo contare su 28 sezioni agonistiche, abbiamo il tennistavolo in serie A, il rugby in top ten, atletica, lotta libera e tante altre discipline che regalano soddisfazioni. Nell’era Nebiolo potevo ambire ad un posto nella Fisu o nel Cio, ma ho preferito far sviluppare il Cus Torino. Per chiudere vorrei rivolgere un ringraziamento al presidente del Cus Molise Maurizio Rivellino che si sta adoperando per mettere su un grande evento sportivo come i Cnu. Viva il Molise, Forza Molise”.