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Bimba Con Sindrome Di Down Esclusa Dalla Ludoteca

Di Associazione Italiana Persone Down

AIPD: “Bene la sentenza di condanna, ma sono storie che non vorremmo più sentire”

AIPD

Esclusa dalla ludoteca perché ha la sindrome di Down: la notizia è arrivata nei giorni scorsi, insieme alla sentenza che ha finalmente chiuso un procedimento iniziato nel 2017. Una sentenza che ci sembra l’unica possibile: il Tribunale di Nocera Inferiore ha condannato ad un importante risarcimento del danno non patrimoniale la ludoteca di Cava de’ Tirreni. L’accusa è di condotta discriminatoria, “per avere impedito alla minore di trattenersi nella sala giochi”, “aggravata anche dal fatto che il fratellino della minore aveva avuta la possibilità d’accedere al servizio ingiustamente negato alla sorella”.

AIPD accoglie con favore la notizia della sentenza, ma si dice “stupefatta che ancora possano avvenire episodi del genere. Vorrei esprimere quindi il nostro forte sostegno alla decisione del Tribunale di Nocera Inferiore -commenta il presidente nazionale di AIPD Gianfranco Salbini -. È inaccettabile che una minore con sindrome di Down sia esclusa dal divertimento e dall’inclusione sociale. Questa sentenza ribadisce l’importanza di garantire pari opportunità e diritti fondamentali a tutte le persone con disabilità, in linea con la Convenzione ONU e la giurisprudenza nazionale. La condanna della ludoteca sottolinea la gravità delle discriminazioni e la necessità di promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto per la diversità. Non vorremmo più sentire storie come questa: ci sembrano appartenere a un passato che dovremmo esserci lasciati alle spalle. Oggi sappiamo quanto sia non solo giusto, ma opportuno e arricchente, il gioco condiviso, in un clima di piena inclusione delle diversità”.