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Di Vittorio Venditti

Come Gestire (Alla Cieca) Audacity Su Windows 11 23H2

Il mondo è pieno di gente che non vede e spesso ciò serve a distinguere e denigrare chi ha davvero questo deficit, ma per dirla con un noto spot di fine anni ottanta del secolo scorso: ‘preferisce vivere’. Non volendo accettare di essere ‘figli del peccato’ (lo scrive la Bibbia) e conseguentemente non desiderando affatto di starsene a casa a pararsi le mosche come anche gente gambatesana pretenderebbe nella propria ‘Q’ultura, ci si può trovare a doversi districare tra software evoluti che continuano a progredire venendo modificati alla bisogna, sia essi di base che complementari ai primi. In molti s’arrendono e piagnucolando si battono il petto in segno di mea culpa, sperando che dall’Alto arrivi un ‘aiutino’, ma quelli che invece vogliono vivere, memori del fatto che non possono andare all’inferno perché già per l’appunto lo vivono su questa terra, fanno buon viso a cattivo gioco e per necessità aguzzano l’ingegno, permettendosi poi anche di regalare al Prossimo ciò che hanno scoperto perché chi vive sapendo della costante presenza di Satana in ogni ordine e grado, se ne frega di certi dettami imposti per rispetto a Dio, ma non tenuti da conto, innanzitutto da tali ‘pastori’ che predicano bene, razzolano male, ma non si deve dire.

Windows 11 23H2

Premesso quanto sopra, mentre ci si prepara alla ‘massima penitenza’ che poi per molti si trasformerà giustamente in tradizionale vacanza, ecco quel poco che si può fare per gestire un software davvero completo e soprattutto utile per molte ragioni a chiunque, ma nello specifico ai non vedenti perché permette di modificare a piacimento audio (anche video) d’ogni sorta con l’aiuto del lettore di schermo, operando in assoluta gratuità anche sull’ultima versione del sistema operativo che va per la maggiore, ma che però comporta cambiamenti basici nella gestione di tal programma, ovviamente per chi fa uso del mouse non in forma considerata ovvia ovvero sempre.

Audacity

In maniera ‘audace’ e non senza difficoltà, è arrivato il momento di giungere ad ‘addomesticare’ il software di cui all’ultimo simbolo e se molte funzioni restano invariate rispetto alle versioni che girano anche sui sistemi operativi precedenti a quello che verrà trattato oggi oltreché agli altri, presenti sul mercato, qualcosa di nuovo e non facile da scoprire senza il prezioso aiuto di chi vede, la si trova ad esempio nel voler modificare un file. Siccome per il resto come detto nulla cambia, ecco di seguito come agire in sequenza per ‘darci un taglio’ e prendere solo la parte del registrato che serve.

Considerando già installato e settato a piacimento, si apre Audacity (in questo caso la versione win-3.4.2-64bit) trovandosi di fronte alla pagina iniziale: ‘traccia vista tabella’. S’importa il file da modificare (CTRL+SHIFT+I) e per renderlo selezionato si dà un colpo di tab senza pensarci due volte. S’avvia l’ascolto di ciò che si ha sotto mano con la barra spaziatrice e con le frecce destra e sinistra s’arriva al primo punto dal quale far partire la selezione del file che si vuol recuperare. A questo punto si preme il comando di pausa (a tal proposito, utile la nota in basso) ed in sequenza quello che determina la selezione sinistra (o iniziale) del taglio che verrà immediatamente effettuato con l’apposito ‘CTRL+T’. Chi vede, a questo punto sul display noterà la sparizione della parte di registrazione antecedente la selezione sinistra. Va detto che a partire dalla pressione del tasto abbinato alla pausa e per tutto il resto della sequenza delle digitazioni sopra descritte, chi usa come screen reader ‘NVDA’ non sentirà pronunciare alcun che (tranne nel caso in cui non sia stato selezionato il file da tagliare, ma la presente situazione pregiudica poco perché puntamento e divisione avvengono comunque) e per questo chi opera dovrà agire seriamente alla cieca, fidandosi esclusivamente della personale autostima, cosa che per certi versi dà quella goduria, propria degli esploratori.

Tornando all’operazione in corso ed eseguito il primo taglio, va nuovamente premuta la barra spaziatrice per l’avvio del file ‘sotto i ferri’ che ripartirà dal punto nel quale in precedenza era stato fermato. Se come prima non si vuol perdere tempo nell’ascolto, si tornerà ad usare le frecce destra e sinistra (destra ovviamente dovendo andare avanti) per andarsi a posizionare sull’eventuale secondo taglio da effettuare, sempre che non si decida di voler tenere tutto il resto di quanto registrato per cui il secondo marcatore andrà posizionato a fine documento, cosa che vale per il primo marcatore, qualora a volersi conservare sia la prima parte del file. Dunque, arrivati a dove si vuol effettuare l’eventuale altro taglio, si premerà il tasto associato al comando di pausa ed in sequenza quello che fa da marcatore destro, così d’avere la possibilità di procedere con la divisione come descritto in alto. Anche in questo caso chi vede, descrive la sparizione dallo schermo della parte di file a destra del secondo marcatore, tanto che resta presente solo quanto si è desiderato e che ora può venir esportato.

A questo punto e prima d’esportare, si verificano i parametri che determinano quest’ulteriore operazione e dovendo prendere solo una parte del brano, si andrà a posizionare la scelta su ‘Esporta selezione corrente’ per poi giustappunto esportare laddove si è deciso di farlo. In quella cartella (che il software ‘tagliatore’ denominerà ‘Audacity’ per questione probabile di ‘vanità’, si troverà il lavoro portato a termine. Tornando alla pagina usata per effettuare il ‘taglio esiziale’, si potrà decidere se quanto modificato va salvato secondo le condizioni proposte dal software finora usato oppure negare tal salvataggio chiudendo il programma.

Come annunciato sopra, a margine va detto che chi ha progettato questo comunque davvero valido e gratuito software, non ha tenuto conto del fatto che l’essere umano ha sole due mani e che incrociare queste per lavorare può essere davvero scomodo. Il programma è realizzato innanzitutto per l’utilizzo mediante mouse e certe superficialità sono tali esclusivamente per chi ha necessità differenti e spesso non considerate. A questo peccato veniale si pone rimedio mediante una piccola penitenza che si traduce nel cambiare tasti per l’uso delle funzioni necessarie ad eseguire quanto già descritto. Come fare?

Nella versione il cui numero è stato richiamato sopra, dopo averne aperta la pagina iniziale, si va nelle preferenze (CTRL+P se non si vuol accedere alla barra degli strumenti, pur semplicissima da gestire) per poi procedere con la freccia in basso fino a ‘combinazione di tasti ‘ che è una delle ultime voci in tabella o delle prime, qualora si decidesse di metter mano al comando da impartire mediante ‘CTRL+FINE’ ed avviarsi dal basso nella scelta. Qui si può decidere se cercare la funzione della quale modificare il tasto associato scrivendone la denominazione sull’apposita presente barra di ricerca o scorrere la tabella che mostra tutto ciò che può venir adeguato alle proprie esigenze: quattrocentotrentanove voci. Davvero gradevole in questo caso è che il programma non perda il punto raggiunto nella gestione delle preferenze, per cui, qualora sia stata effettuata una modifica che poi non soddisfi l’utente ed Audacity per le più svariate ragioni sia stato chiuso, questa possa venir facilmente raggiunta di nuovo e modificata a piacere.

Premesso quanto appena detto, i comandi da modificare per renderli più rapidi nell’azione di ‘taglio e cucito’, sono quelli relativi ai marcatori ed al tasto di pausa. Senza tirarla per le lunghe, il vostro cronista per sua specifica, ma non necessaria altrui comodità, ha modificato tutto come segue:
Marcatore Sinistro: ‘S’;
Marcatore Destro: ‘D’:;
Pausa, (on/off): ‘F’.
Ciò per usare questi tasti di comando con la mano sinistra senza accavallarla alla destra, lasciando quest’ultima impegnata con la gestione delle quattro frecce.
Quanto descritto funziona e se non fosse così, in fase d’impostazione dei nuovi abbinamenti è Audacity stesso ad inibire la creazione della nuova combinazione obbligando l’utente a fare una nuova scelta perché il tasto è già impegnato, o a disimpegnare precedentemente la lettera prescelta assegnando quel comando ad altro tasto per liberare quanto si vuol avere a portata di mano per il proprio personale cambio d’abbinamento, (va ricordato che il programma non perde il punto raggiunto nella gestione delle impostazioni), cosa che come detto, non serve tenere in considerazione per quant’è servito alla messa in pratica del discorso descritto in quest’articolo.

Con La Speranza Che Ve Ne Gioviate: Buon Divertimento!