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Viva La Liberazione!

Di Vittorio Venditti

Per Fortuna Noi Festeggiamo Altro

Oggi, più che di una festa di parte, avrei dovuto renderti conto della serata di ieri, serata grazie a Dio senza nulla di particolare da mettere in risalto; lo squallore però mi è venuto in aiuto e posso, con gioia, finalmente affermare di aver avuta ragione da vendere quando ho esplicitamente detto che in politica ognuno tira l’acqua al proprio mulino.

Mi sarei aspettato un minimo di buona educazione da parte di coloro che fino a ieri piagnucolavano per la mancanza quasi totale di “cibo” gettata loro da chi era al potere; il fatto stesso che costoro non si sa bene da quale branco di lupi derivino, mi faceva sperare nella condizione che, da discendenti della D C, i Nostri sapessero come andare a gozzovigliare alle spalle del popolino, gettando a questo un po’ di fumo negli occhi.
Il risultato che oggi ci viene presentato invece, ci mostra l’avidità più rossa, atteso che questi nostri nuovi (non si sa fino a che punto) amministratori, abbiano appresa la Legge del comunismo, nella maniera più becera: “I democristiani mangiano e fanno mangiare, i comunisti mangiano da soli e possibilmente senza occhi indiscreti che li osservino”.
Tutto ciò, sarebbe leggibile nelle nuove disposizioni che il governo Frattura sta mettendo in campo; a me però la cosa fa talmente schifo che ho preferito acquisire le notizie di seconda mano e porti questa fonte come pezza d’appoggio: La Giunta Regionale ci ripensa: 4 assessori non bastano. E vuole cancellare la legge dei tagli – Primonumero.it.

Tiriamo dunque le conclusioni di questa squallida storia e parliamo finalmente di LIBERAZIONE.

Come da me sempre detto, nulla è più squallido della politica e dei politici, che che ne dicano catechisti di dubbia moralità che oggi come ieri pretenderebbero di presentarci candidati disinteressati ad appropriarsi di ciò che è di tutti.

Come da me sempre affermato, dubitare di chi ci vuole troppo bene, non solo è giusto per la salvaguardia dei propri averi, ma è forma di altissima intelligenza, atteso che poi, all’atto pratico, se questi magnamà vadano alternativamente alla mangiatoia, nessuno si debba lamentare e tutti debbano cercare di difendersi al meglio, quindi con l’intelligenza della quale ho appena blaterato.

Resta però la bella soddisfazione di esserci liberati di un tabù, consistente nel dover per forza credere in quella scemenza che si riassume nel fatto che questi “candidati” ci dicano che il loro ruolo sia quello di mettersi a nostro servizio.
Ormai, proprio oggi, compleanno di Guglielmo Marconi, posso affermare di sentirmi libero da ogni laccio, fisico e morale, magari proposto da chi, laico o religioso di Gambatesa, “s’incazza” se scrivo di quanto accade nel paesello.
Da oggi, grazie alla loro stupidità, finalmente sono libero di dire alla luce del sole che il più pulito fra costoro ha la rogna e che se un po’ di quella zozzeria mi dovesse venire a tiro, non sarà certo un peccato acquisirla ed utilizzarla a mio vantaggio, atteso che io abbia gli stessi diritti di vivere di questi pagliacci che vorrebbero farci credere di essere un gradino più in alto di noi.

Viva La Liberazione dunque, nel senso più vero della parola!