Di Jula Papa
“Il Decreto Tariffe entri in vigore, come previsto, dal 1° aprile. I diritti dei cittadini non meritano altre proroghe, ma garanzia di esigibilità su tutto il territorio”. Cittadinanzattiva e Osservatorio Malattie Rare, con oltre 90 federazioni e associazioni di pazienti cronici e rari, scrivono al Ministro Schillaci.
“Si proceda all’entrata in vigore, prevista il primo aprile, del decreto per i Lea del 2017 affinché non sia mortificato il diritto alla salute dei cittadini”, è questo l’appello lanciato da Cittadinanzattiva – CnAMC (Coordinamento nazionale associazioni malati cronici e rari) ed OMaR e sottoscritto da oltre 90 federazioni e associazioni aderenti al CnAMC e all’Alleanza Malattie Rare che hanno oggi inviata unalettera aperta al Ministro della Salute Orazio Schillaci per chiedere che non vi sia alcun ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del Decreto Tariffe e con esso della possibilità per i cittadini di accedere alle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali inserite nei Lea del 2017.
Tra le associazioni firmatarie anche le Associazioni di pazienti cronici e rari che afferiscono alla Rete Regionale dei malati cronici e Rari di Cittadinanzattiva. 18.000 i malati cronici nel Molise che non possono curarsi adeguatamente, pensiamo alle persone affette da Celiachia o da Fibromialgia che non ancora possono accedere a cure adeguate, oltre alle altre cronicità presenti nel Molise.
Nonostante le rassicurazioni di alcuni giorni fa, continuano infatti a rincorrersi notizie di una nuova proroga, dovuta all’abbassamento delle tariffe con cui alcune prestazioni saranno rimborsate alle strutture che le erogano. Una proroga inspiegabile ora, considerato che i problemi che vengono posti si riferiscono a un decreto che già sarebbe dovuto, in parte rilevante, andare in vigore dal 1° gennaio 2024.
“Pur comprendendo le preoccupazioni manifestate da più parti rispetto a tariffe ritenute inadeguate – si legge nella lettera -, riteniamo prioritario garantire ai cittadini, già duramente provati da profonde sperequazioni nel diritto alla salute, l’accesso su tutto il territorio nazionale a prestazioni previste già da sette anni, tra le quali ve ne sono alcune particolarmente innovative. Non siamo contrari a un intervento sulla questione delle tariffe, ma chiediamo di farlo con soluzioni compensative – siamo sicuri che modalità utili possano essere trovate – senza bloccare tutto nuovamente”. Tra le prestazioni incluse nei LEA del 2017 che una nuova proroga renderebbe inesigibili vi sarebbero le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, quelle per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia, gli screening neonatali per alcune patologie, gli ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità, i presidi di varia natura e a tecnologia avanzata per le disabilità motorie.
Ci appelliamo a Lei – Signor Ministro – affinché il Decreto Tariffe, così come aggiornato a giugno, trovi concreta applicazione a partire dal 1° aprile. Nello stesso tempo, chiediamo che sia completata l’istituzione della Commissione Lea così da prevedere, attraverso un nuovo decreto, un percorso rapido che aggiorni continuativamente e ulteriormente i Lea e le rispettive tariffe anche per consentire ai cittadini l’accesso a prestazioni ulteriori e lungamente attese, come i Test NGS, la diagnosi e cura della fibromialgia, l’estensione dello Screening neonatale ad altre patologie come la SMA, il cosiddetto Nipt – test prenatale non invasivo”.