Di Vittorio Venditti
Chi E’ Costui?
Il marasma nel quale è sprofondata la politica italiana, oggi, se mai ce ne fosse bisogno, ci offre un nuovo soggetto al quale appigliarci per credere nella rinascita della politica stessa, rinascita che poi dovrebbe essere foriera di benessere per tutti noi.
Se guardi il titolo di questa farneticazione, sicuramente ti viene da pensare che mai un nome sia stato più azzeccato, non tanto per una visione futura dello status nel quale viviamo, quanto per la costatazione del presente.
Il Movimento Politico Nazionale Realtà Italia, è un soggetto che dispone di una struttura che gravita principalmente attorno all’ambiente barese, ma che grazie ai suoi animatori, (l’Eurodeputato Pino Arlacchi e Giacomo Olivieri, presidente del movimento stesso), sta cercando di espandersi a livello nazionale per catturare chiunque sia stanco della solita “minestra”.
Si parla infatti di voler concentrare in questo movimento espressioni provenienti dall’area moderata per far rinascere una specie di Democrazia Cristiana, vale a dire quanto è abituato a vedere in termini politici l’italiettano medio che a suo tempo e per diversi decenni, con questo modo di approcciarsi alla politica ha campato, prosperando, riproducendosi e portando l’Italia ai livelli di disorganizzazione e menefreghismo per la cosa pubblica che oggi abbiamo (per l’appunto), come palpabile realtà, a nostra disposizione.
Vediamo dunque con chi a breve avremo a che fare, prendendo il loro proporsi, direttamente dal loro sito:
Chi Siamo
“Alla base e sullo sfondo della nostra azione politica ci sono le Persone, con i loro Diritti Fondamentali, tutelati dalla nostra Carta Costituzionale e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
E tutti i Diritti, quando non esistano impedimenti fisici o mentali, sono generatori di altrettanti e irrinunciabili Doveri.
Non è più tempo di contrapposizioni fra l’identità nazionale e quella europea. Si tratta, in realtà, di un “ritorno al futuro”, verso un’identità globale e plurale di cui l’Europa rappresenta il naturale contenitore.
Nella crisi economica più grave e complessa dal dopoguerra, non si tratta di mettere un tetto alla ricchezza ma di porre un limite invalicabile alla povertà: e questo in sostanza significa difendere e promuovere i diritti fondamentali della persona. Nessuno deve lasciare indietro nessuno. Perché ciascuno di noi è Stato. E tutti siamo lo Stato.
Trasparenza ed equità: Stato e cittadini sono sullo stesso piano.
Solidarietà come sentimento civico e non si tratta di “carità”: con la solidarietà si trae rapidamente chi ha bisogno fuori dal disagio economico e sociale, rimuovendo le cause che impediscono alle persone di vivere dignitosamente.
Incentivare e promuovere la Cultura, non solo come conoscenza, ma per riscoprire il senso comune di appartenenza ad una Nazione, ad una Comunità, se pur inserita e plasmata in un contesto europeo.
Realtà Italia in Europa: viviamo in uno Stato unitario ma promuoviamo e progettiamo forme di federalismo per le Regioni e i Comuni, senza mai dimenticare l’interesse nazionale.
Vogliamo uno Stato “leggero” che viva di sussidiarietà orizzontale.
Siamo per le grandi riforme costituzionali come l’elezione diretta del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio, il monocameralismo con al massimo 350 deputati, la cancellazione delle province. Sono riforme che, nel medio e lungo periodo, favoriranno agilità ed efficienza nell’azione di governo e consentiranno veri e duraturi risparmi sulla spesa pubblica, liberando risorse umane ed economiche.”
Queste, di primo acchito, a me sembrano le solite belle parole messe lì come pastura per far abboccare chi, stanco della prima repubblica, mal digerendo i partiti in agonia che abbiamo dovuto sopportare durante la seconda e schifando per delusione e quasi disperazione i nuovi soggetti che la fanno da padroni in quest’ultimo periodo di caos, pensa ancora che si possa ricostruire una casa solida, utilizzando materiale di risulta al posto di più costoso ma sicuro materiale di nuova concezione, magari basando il tutto su progetti che fanno dell’antisismicità la loro bibbia portante, nonostante ogni bagliore d’intelligenza dovrebbe instillare sentimenti di guerra in costoro, quella guerra necessaria proprio a spazzare via le macerie delle quali ho appena blaterato.
Ma… Il Molise… come si porrà nei confronti di questo nuovo movimento politico?
In Molise si sta già delineando la struttura regionale e stando ai dispacci de “Il Segreto Di Pulcinella”, domani, al massimo dopodomani, dovrei essere in grado di proporti documenti ufficiali in merito.
Attendiamo dunque fiduciosi: “Per vedere di nascosto l’effetto che fa” e poi, naturalmente sparlarne!