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CALL TO ACTION ‘L’ENERGIA DELLE BUONE PRATICHE’: III EDIZIONE

Di Marco Catalani

LA SOCIETA’ VINCITRICE PER LA REGIONE MOLISE

 Oggi a Campobasso, presso il Convitto Mario Pagano, alla presenza del Rettore Rossella Gianfagna, dell’Assessore allo Sport del Comune di Campobasso, del Presidente del CONI Molise Vincenzo D’Angelo e di Andrea Zorzi, ex campione di volley, è stata premiata l’ASD URBAN SPORT.

Andrea Zorzi

 Call to Action “L’energia delle buone pratiche”. Si tratta di un riconoscimento economico dedicato alle Associazioni che quotidianamente si impegnano per valorizzare la funzione educativa dello sport e che gode del Patrocinio del CONI Nazionale e del CIP Nazionale.

la sala del convitto Mario Pagano

Hanno partecipato 158 società, 27 in più rispetto alla passata edizione, un ottimo risultato per un’iniziativa giovane che continua a crescere:
• 19 dall’Abruzzo;
• 32 dalle Marche;
• 8 dal Molise;
• 74 dalla Toscana;
• 25 dall’Umbria.

Rossella Gianfagna

Ha aperto l’incontro il Rettore Rossella Gianfagna, dichiarando: “Quest’iniziativa è importante per la nostra scuola e ciò che mi ha colpito particolarmente è stata la provocazione del claim: Sempre Vincenti? Anche no!  Perché Anche No è un’espressione molto comune a voi ragazzi. Io ho praticato atletica e vi confesso che non è vero che si fa sport solo per partecipare, quando lo si pratica lo si fa per vincere o almeno per provarci, ma gareggiando si impara a perdere e quindi a rialzarsi e questo è molto importante nella vita”.

Luca Praitano

La parola è quindi passata a Luca Praitano Assessore allo Sport del Comune di Campobasso: “Oltre allo sport in Comune ho deleghe alle politiche sociali e giovanili e all’ istruzione e queste iniziative sono fondamentali perché oltre a riconoscere il lavoro di chi opera ogni giorno sul campo, sono un momento importante per tutti per capire il lavoro svolto dallo sport che non si rivolge solo a chi lo pratica, ma all’intera comunità, quindi grazie”.

da sx Poma, d’Angelo, Iacobucci, Praitano, Gianfagna

 Vincenzo D’Angelo, Presidente CONI Molise: “L’inclusione è uno dei valori che deve essere alla base del fare sport oggi. Ancora una volta il Molise ha saputo far emergere queste sue forti peculiarità ed ha portata la Urban Sport a primeggiare in quest’iniziativa. Il club del maestro Pasquale Iacobucci riesce ad essere riferimento a tutto tondo per il mondo del tennis non solo dei normodotati, ma anche dei disabili con corsi di blind tennis (è tra i sei circoli autorizzati in Italia) ed il lavoro sul wheelchair tennis per tetraplegici e paraplegici ed amputati. Un progetto nato nel 2006 che vede negli ultimi anni l’organizzazione di campus estivi integrati con la presenza anche di bambini con disabilità fisiche e cognitive. Il segnale in altri termini che lo sport e in questo caso il tennis, possono essere occasione per il superamento di qualsiasi barriera per la valorizzazione a tutto tondo dell’attività portata avanti”.

Pasquale Iacobucci

URBAN SPORT ASD (Campobasso) – Pasquale Iacobucci, Presidente: “Lavoriamo da diversi anni in ambito sportivo, sociale e disabilità, con tanta passione e professionalità e questo riconoscimento è per tutto lo staff una gratificazione e uno stimolo che ci spingerà a lavorare ancora di più con impegno e amore”.

foto finale

L’incontro con gli studenti è stato concluso da Andrea Zorzi che in questa terza edizione propone il tema: Sempre Vincenti? Anche no! che ha raccontato davanti a una platea molto interessata cosa gli ha lasciato la sua esperienza sportiva.

Andrea Zorzi intervento

“L’esperienza nel volley che da un gioco è diventato la mia professione, mi ha lasciata la convinzione che vittoria e sconfitta non devono mai essere intese come il punto finale. Così come nella vita quotidiana, in famiglia, a scuola, coi coetanei, un no, un voto non positivo, un rifiuto da parte di qualcuno, non devono essere recepiti come qualcosa di negativo in senso assoluto. Un no non è una chiusura o l’impossibilità di perseguire i propri obiettivi, ma un necessario passaggio della vita.

Intervento Andrea Zorzi

Se non si diventa il “campione” che si sognava di essere, non si è dei falliti: nessuno è mai solo un atleta, uno scolaro, un imprenditore. La vita è tante cose, il sogno non è solo quello che riconosciamo come tale. Eccellere non può essere l’unico modo di sentirsi realizzati. Nessuno è vincente o perdente: siamo, per fortuna, persone che vincono e che perdono proprio perché siamo persone”.