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La Palla Al Piede

Di Vittorio Venditti

Chissà Se Sotto L’Abruzzo…

Il tema resta lo stesso: dopo quanto scritto l’altro ieri e ieri ed a seguito dello sfogo che ha chiuso lo scorso febbraio in tema di tasse di possesso di autoveicoli in Molise, ecco un altro episodio della saga che però si è verificato a novembre scorso ed a riguardato un’altra ‘feccia’ di quella medaglia che fa sembrare che qualcosa che è stata data in campo nazionale come forma di vicinanza a chi ha determinati problemi, in Molise sembra diventare uno squallido favore che però non viene recepito così da tutti, partendo da chi scrive.

Regione Molise

Dunque, il ‘fine corsa’ descritto nell’ultimo collegamento ipertestuale, nonostante le speranze di molti affinché al vostro cronista capitasse un esiziale malanno, andava riattivato come si conviene a chi vive e la cosa è stata proposta ad inizio marzo, dopo l’acquisto e l’immatricolazione del veicolo che prende a tutti gli effetti il posto di quello precedentemente assoggettato a quanto ancora oggi va burocraticamente segnalato mediante l’Istanza_di_esenzione_per_disabilit___propria___dis1_, (parola d’onore che il documento appena proposto è originale e per altro va scelto tra diverse versioni, tanto per ‘snellire’ la faccenda), cosa evidentemente soddisfatta con l’accompagnamento di bestemmie d’ogni risma che si spera il buon Dio voglia perdonare.

Come diceva Ennio Flaiano, “in Italia la situazione politica è molto grave ma purtuttavia non è seria” e ciò si può tranquillamente riverberare su quanto accade in Molise a proposito di sogni di digitalizzazione che ad esempio, vista la nuova targa da sottoporre al trattamento di cui al ‘documento’ sopra esposto, avrebbero previsto in un paese civile il passaggio d’informazioni tra uffici, cosa che non solo non avviene, ma che resta sospesa perché per ottemperare a tal ‘impegno’, è persino necessaria una deliberazione regionale che disponga il da farsi, dopo che chi deve fruire di tal esenzione, (da buon cieco), ha dovuto scaricare il modulo sopra esposto, riempirlo con i dati già in possesso dell’amministrazione nazionale e regionale (con l’aiuto di terzi che potessero usare la penna perché proporne versioni digitali da popolare mediante computer è troppo avanzato per buzzurri che poi si definiscono anche ‘onorevoli’, alla faccia della violazione della privacy) e dopo aver scannerizzato il ‘modulo adeguatamente compilato in tutte le sue parti’ “allegando all’uopo la documentazione richiesta” (che questi stronzi hanno già in varie copie), il paziente cittadino ha dovuto rispedire ai passacarte che a loro volta hanno girata la scartoffia all’assessorato regionale che si ‘occupa’ della questione, il tutto in attesa di un documento che a seguito d’apposita deliberazione verrà rispedito a chi ne ha fatta richiesta… forse quando la macchina da esentare verrà portata allo sfascio per sopraggiunta vetustà.

Chi scrive però ha avuta la ‘fortuna’ di ricevere articoli da pubblicare, provenienti e firmati proprio da chi gestisce a livello politico tal situazione e nel confermare l’avvenuta ricezione degli scritti dei quali si è richiesta la poi avvenuta pubblicazione, il vostro cronista si è permesso di far notare questa schizofrenia tra il futuristico dire ed il passato più che ancora in vigore, alla faccia d’ogni PNRR che dovrebbe agire anche in tema di digitalizzazione e di collegamenti tra uffici che trattando il medesimo argomento, spesso risultano anche ridondanti e schifosamente fastidiosi per la normale utenza.

Risposta? Ad Oggi Nulla.

Chissà Se Sotto L’Abruzzo…