La Fine Di Un Progetto Sbagliato
20 Aprile 2013
In Bocca Al Lupo E Lunga Vita A Re Giorgio!
21 Aprile 2013
Mostra tutto

IMEB: Resoconto Sulla Seconda Giornata Del Congresso Di Roma

Di Stefano Venditti

Attività fisica, alimentazione da seguire e aspetto oncologico al centro della seconda giornata del 3° Congresso internazionale di medicina biointegrata a Roma

Tavolo dei relatori

La seconda giornata del 3° congresso internazionale di medicina biointegrata si è aperta con l’intervento di Lamberto Boranga, grande portiere, cresciuto nel Perugia, che esordì in serie A con la maglia della Fiorentina nel corso del campionato 1966-1967 e militò poi con la Reggiana, il Brescia, il Cesena, il Varese, il Foligno e il Parma (con cui conquistò una promozione in Serie B nel 1978-1979) che nel corso della carriera di calciatore si laureò in Biologia e in Medicina, che ha dato il via alla sezione mattutina.

Il primo intervento è stato quello del dottor Claudio Tozzi.

“Il Biiosistem, breve, intenso, infrequente, organizzato, il metodo integrato di allenamento-alimentazione-integratori che ha rivoluzionato l’approccio e i risultati a migliaia di persone in tutta Italia.
Validato da uno studio dell’università scienze motorie di Roma è considerato dai medici “metodo d’elezione” per l’antinvecchiamento al congresso internazionale di medicina anti age di Milano 2008.
Le differenze sostanziali tra il metodo tradizionale diffusissimo delle palestre di tutto il mondo è il biiosistem.
Dobbiamo nutrirci secondo la dieta paleolitica, cioè l’antica dieta dei nostri antenati e seguire la scienza della nutrigenomica, che studia le influenze che possono avere alcuni nutrienti sul Dna delle cellule umane.
Il rivoluzionario ruolo del ph nel sangue è come questo può cambiare la nostra vita, la nostra performance sportiva e soprattutto la nostra salute”.

Il dottor Fabrizio Angelini, presidente della società italiana nutrizione sport e benessere, ha posto l’attenzione sull’assessment nutrizionale del calciatore d’elite.

“Tra tutte le scienze applicate allo sport, la nutrizione dopo la scienza dell’esercizio fisico è quella che influenza maggiormente la performance atletica.
La visione dell’alimentazione dello sport negli ultimi 20 anni ha subito un drastico mutamento.
Da un punto di vista metodologico possiamo individuare i seguenti step: valutazione anamnestica, indagini ematochimiche, valutazione del dispendio energetico,valutazione antropometrica.
La stesura di un piano nutrizionale di un atleta di elite non può prescindere da un’attenta valutazione amnestica eseguita mediante un’anamnesi nutrizionale che sia volta a valutare le abitudini alimentari dell’atleta soprattutto quando non è in ritiro, ma anche per stimolare la consapevolezza nell’atleta di come una corretta alimentazione possa influire sul suo stato di salute e dunque sulla sua performance.
E’ fondamentale quindi eseguire una corretta indagine nutrizionale basata su di un colloquio con l’atleta volta a valutare come l’atleta si alimenta sia nelle giornate normali di allenamento, nel pre gara e anche nel post gara”.

Dottor Massullo

La parola poi è passata ad un bagnolese doc, vale a dire il dottor Carlo Massullo, campione olimpico a Los Angeles 84.

“Bisogna comprendere che oggi c’è stata un’evoluzione dell’idea originale del fitness legata alla cultura del fisico.
A partire dagli anni ’80, infatti, il fitness si è orientato verso una ricerca più approfondita del wellness, vale a dire un’estensione del concetto stesso di fitness che ha posto come punto focale una filosofia di vita che mette il benessere della persona al centro dell’attività sportiva abbinata, ovviamente, ad un’alimentazione corretta.
Su quest’ultimo concetto debbo dire che le palestre si sono adeguate negli ultimi tempi, riuscendo a dare anche delle indicazioni più precise sull’aspetto nutrizionale e sottolineando maggiormente l’aspetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari, per esempio, intrinseche nell’attività motoria.
Ciò che invece, secondo me, deve ancora migliorare nel mondo del fitness è l’aspetto della postura in quanto ancora oggi ci sono dei parametri errati”.

Dottor Esposito

A seguire l’intervento di un altro illustre figlio della terra molisana e dell’isernino in particolare, il noto fisioterapista Aldo Esposito.

“Quando si parla di fisioterapia il primo pensiero che sorge è un trauma, come può essere un’incidente o una operazione, e la relativa riabilitazione.
Ciò che non tutti sanno, è che oltre ad uno strumento per la cura del dolore acuto, sub acuto e per il recupero post traumatico, la fisioterapia è uno strumento fondamentale nella prevenzione dei traumi sportivi oltre che del recupero dell’atleta infortunato.
La fisioterapia intesa come prevenzione è invece l’intervento tecnico nell’impostazione della preparazione atletica in modo da contrastare l’insorgenza di quei disordini muscoloscheletrici e disequilibri che, legati alla specificità dei singoli sport, possono facilitare traumi e algie o diminuire il rendimento in gara.
La rapida crescita della letteratura scientifica e della medicina applicata allo sport ha permesso una conoscenza più approfondita del comportamento biomeccanico di diverse strutture biologiche applicato alla preparazione, al trattamento, e alla riabilitazione degli atleti”.

Dottor Occhionero

La sezione mattutina è stata conclusa dalla doppia relazione del dottor Franco Mastrodonato e del dottor Giovanni Occhionero sul ruolo della fitoterapia biointegrata nello sport.

“Riaffermando quelli che sono i principi della medicina biointegrata, partendo dal triangolo biointegrato, dal rapporto tra genetica ed epigenetica, nel prendere in considerazione l’individualità costituzionale e dinamica dell’organismo umano, si giunge a definire gli stili di vita quale scelta epigenetica da integrare alla nostra modalità d’essere con il fine di migliorare la propria esistenza.
A ciascuno, dunque, secondo costituzione, il suo cibo, il proprio stile di vita, con le modalità giuste per esaltare le potenzialità insite nel proprio modo di essere fisico, biochimico, psicologico e spirituale; un integrazione perfetta tra ciò che si è e l’attuazione di mezzi per essere migliori, secondo un percorso di crescita ed evoluzione strettamente personale”.

L’apertura della seconda sezione mattutina è stata affidata alla moderazione del dottor Giacomo Pagliaro, biologo nutrizionista dell’università di Camerino.
Proseguendo il canovaccio avviato nella prima sezione si è poi passato a disquisire sulla corretta alimentazione da seguire anche rispetto alle varie tipologie di diete che possano migliorare in maniera radicale la propria qualità di vita.

Da segnalare, tra gli altri la relazione della dottoressa Stefania Meschini, ricercatrice presso il reparto di metodi ultrastrutturali per terapie innovative anti tumorali del Dipartimento di tecnologie e salute dell’Istituto superiore di sanità, che si è incentrata su un recente studio su una pianta autoctona del Molise, il prunus spinosa, detto trigno, che da il suo nome al noto fiume molisano dal titolo “Il miglioramento delle terapie attraverso la regolamentazione autofagia dell’alcaloide naturale e studio preliminare sulle piante autoctone del Molise”.

“I trattamenti combinati del cancro hanno notevolmente migliorato la qualità di vita del paziente, ma a volte, si possono avere degli effetti di ricaduta.
Per ampliare la nostra conoscenza del meccanismo in grado di regolare la morte delle cellule, i nostri programmi sperimentali hanno iniziato a prevedere lo studio di piante autoctone come quelle presenti in Molise.
Il confine tra apoptosi, autofagia e dormienza tumorale non è ancora ben definito.
L’autofagia è una spada a doppio taglio nella tumorigenesi, agendo sia come soppressore del tumore sia come difensore della sopravvivenza della cellula tumorale.
La clorochina e istone deacetilasi sono sotto osservazione per le loro potenzialità ad inibire la sopravvivenza delle cellule e, sensibilizzare le cellule tumorali ad altri farmaci citotossici.
Altre sostanze, come la curcumina, resveratrolo e temozolomide sono buoni candidati come farmaci antitumorali”.

Dopo una breve pausa l’aula del congresso si è nuovamente riempita per dare il via alla sezione pomeridiana, coordinata dal dottor Massimo Fioranelli specialista in cardiologia e medicina interna, che ha indirizzato l’attenzione degli astanti sui vari argomenti legati strettamente alla questione oncologica.
Dall’ipertermia capacitiva profonda e chemioterapia metronomica nella terapia oncologica integrata promossa dal dottor Carlo Pastore, si è poi passati ad analizzare il pap-breats, un nuovo programma di prevenzione di tumore al seno a cura del dottor Gianluca Pazzaglia, per giungere alle nuove prospettive dell’uso di fitoterapia in oncologia integrata, intervento del dottor Massimo Bonucci, per chiudere con la relazione del dottor Gianluca Arcangeli sui servizi integrati nel paziente oncologico.

“Una visione globale integrata della problematica oncologica deve ormai far parte del bagaglio culturale dell’oncologo medico; accanto alla terapia farmacologica specifica delle varie forme tumorali insieme a presidi coadiuvanti volti a sinergizzare contro la crescita neoplastica.
Tra i presidi che forniscono ausili di elevato livello è possibile annoverare la nutrizione corretta, la ossigenazione costante, l’ipertermia oncologica, la fitoterapia specialistica e le terapie di supporto dell’organismo e della relativa attitudine immunologica”.

La seconda giornata del 3° congresso internazionale di medicina biointegrata ha visto la sua conclusione nella tavola rotonda che si è sviluppata attorno al tema principale dello stesso congresso, vale a dire “Medicine and Lifestyle: quale integrazione”.

Lo spettacolo dell’attore venafrano Maurizio Santilli “ Che sadda fa pè campà”, coadiuvato da Stefano Ciarniello e dal suo complesso ha poi chiuso il simposio scientifico con una nota di colore tutta made in Molise.

I lavori del congresso riprenderanno domani mattina alle ore 9.00 con l’ultima sessione che sarà aperta dalla relazione del dottor Bartolo Allegrini che interverrà sull’integrazione biotipologica, moderno strumento di prevenzione.

www.medicinabiointegrata.it
Bagnoli del Trigno (IS)