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Confabitare Critica La Direttiva Case Green: Oneri Pesanti E Mancanza Di Tutela Per Le Famiglie

Di Eleonora Carboni

Confabitare

L’11 marzo scorso il Parlamento Europeo ha approvata la direttiva EPBD, conosciuta come “Direttiva Case Green”, registrando 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. Il testo impone notevoli oneri ai proprietari immobiliari, risultando incompatibile con la realtà edilizia e finanziaria italiana. Nonostante le molteplici battaglie condotte da Confabitare – associazione proprietari immobiliari – e da alcuni parlamentari su tutti gli aspetti della direttiva, rimane il fatto che questa richiede due miglioramenti di classe energetica, con costi stimati tra i 40.000 e i 100.000 euro, una spesa che dati gli attuali contesti di mercato, potrebbe ulteriormente aumentare. E’ evidente che vi è poca considerazione delle reali capacità delle famiglie d’affrontare i lavori d’efficientamento.

Confabitare esprime forte insoddisfazione per l’approvazione, evidenziando seri dubbi sulle politiche ambientali e sulle proposte che sembrano ignorare le reali capacità finanziarie delle famiglie italiane.

Alberto Zanni

Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, sottolinea: “Le famiglie italiane dovrebbero affrontare costi tali da richiedere diverse decadi per essere ammortizzati, senza alcuna garanzia di un reale risparmio sulle bollette. La realtà è che non tutti sono in grado di affrontare i costi previsti, con il concreto rischio che gli immobili non adeguati subiscano una rilevante svalutazione, innescando potenziali fenomeni speculativi nel settore immobiliare. Abbiamo numerosi interrogativi sull’assistenza per i meno abbienti e sulle sanzioni per gli Stati che non rispetteranno i parametri UE. Critichiamo l’attuale direttiva per la mancanza di considerazione verso la salvaguardia della proprietà privata e della dignità economica delle famiglie”.

Confabitare non ritiene sostenibile aderire alle richieste della direttiva EPBD e invita a una revisione delle politiche per garantire una vera tutela dell’ambiente senza compromettere il benessere delle famiglie e la proprietà privata.