Di Luca Giordano
Un detto afferma che non esiste problema se non lo si mette in luce. Così la nota giornalista d’inchiesta Milena Gabanelli con un video di poco più di due minuti ha riassunto in maniera impeccabile tutte le fragilità interne del piccolo Molise che è sempre più ostaggio dei propri debiti.
Molise che nasce nel 1963 e dopo essersi staccato dall’Abruzzo ha iniziato un lento ed inesorabile declino fino ad arrivare ai nostri giorni nei quali i pochi cittadini rimasti (specie in provincia d’Isernia) spingono per poter tornare ad essere una regione unica con l’Abruzzo che nonostante il terribile terremoto del 2009 sembra navigare nell’oro rispetto al minuscolo Molise.
I conti molisani sono drammatici: 570 milioni di disavanzo, sanità commissariata da oltre quindici anni con un debito di 140 milioni, saldo in negativo di 200 milioni delle imprese presenti sul territorio ed il peso di 30 milioni di euro del personale istituzionale regionale.
Insomma, il Molise descritto dalla Gabanelli ha spaccata l’opinione pubblica regionale tra chi esalta la sua inchiesta e chi la denigra parlando di dati falsati.
Chi vive la quotidianità di questa piccola terra conosce la verità.