Di Mario Ricca
Chi Può, Scappi Da Cialtronia
Ribadendo la difesa del diritto di ognuno d’esprimere le proprie idee, rimango interdetto leggendo certi commenti (Donatella Di Cesare, altro post choc: “Censura di Stato”, cosa spunta nel volantino) e sinceramente preferisco pensare che siano solo dettati da opportunismo politico e ipocrisia istituzionale o ipocrisia politica e opportunismo istituzionale che poi alla fine di questa squallida fiera sono la stessa cosa.
Vengono chieste le dimissioni della professoressa o la di lei rimozione dal ruolo di docente universitaria, perché le coscienze dei clienti degli atenei italopitechi non possono essere forgiate da chi è portatrice di idee “pericolose”.
A mio trascurabile parere, si tratta di un’esternazione inquietante. Se gli atenei italopitechi hanno influenza sui propri clienti che anagraficamente dovrebbero essere nelle condizioni di non subire condizionamenti, significa che continuano nel lavoro sporco posto in essere da quegli altri parassitifici allevamenti di socialisti che sono gli istituti scolastici di Cialtronia che addomesticano allo statalismo e alla filosofia collettivista chi a quegli atenei dovrà accedere.
Queste esternazioni, sempre a mio trascurabile parere, certificano in maniera inequivocabile il fallimento delle prossime generazioni che matrigna natura permettendo, dovrebbero essere la classe dirigente del domani.