Di Corecom Molise
Una conferenza stampa per il lancio ufficiale di Photolab – Scatto il Molise, il corso di fotografia, riprese e norme, finalizzato ad apprendere le tecniche d’utilizzo di fotografia e immagini, come strumento di promozione del territorio e per formare narratori fotografici che possano raccontare la Regione Molise attraverso l’arte della fotografia e della ripresa, consentendogli di acquisire le basi tecniche e di linguaggio. Il corso, nasce dalla intuizione del Corecom Molise e l’azienda di Soggiorno e turismo che hanno unito a se, il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise, l’Associazione Culturale Alta Marea, l’Ordine dei Giornalisti molisano. Si rivolge ad operatori turistici che hanno partecipato alle attività della AAST, agli Iscritti all’Ordine dei Giornalisti del Molise; agli Studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione, a fotografi, aspiranti fotografi, telecineoperatori, giornalisti fotoreporter o appassionati di fotografia.
La conferenza stampa si è tenuta ieri, presso l’Università degli Studi del Molise – Aula T-U, 4° piano del Secondo edificio Polifunzionale, Via De Sanctis, con annessa firma dell’accordo di programma.
Photolab è un’iniziativa che mira a sviluppare le competenze fotografiche e di ripresa per coloro che operano nel campo turistico, socio didattico, offrendo strumenti pratici e conoscenze approfondite per comunicare in modo efficace attraverso le immagini. La Prof.ssa Giuliana Fiorentino, direttrice del Dipartimento SUSeF dell’Università degli Studi del Molise, Antonio De Gregorio, Direttore Artistico dell’Associazione Alta Marea, il presidente del Corecom Molise e Odg Molise Vincenzo Cimino e il vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise Cosimo Santimone hanno spiegato le ragioni insieme al commissario dell’azienda di Soggiorno e Turismo della regione on. Remo Di Giandomenico.
“Vista la tecnologia dei moderni cellulari, sono diventati oramai tutti fotoreporter e telecineoperatori, insomma tutti giornalisti allo sbaraglio e senza freni. Con questa rapida diffusione, sono aumentati anche i reati, le prevaricazioni, i pericoli e con essi anche i tormenti per la società, specie per i minori. Il cellulare è diventato un’arma pericolosa per chi non ne conosce a pieno le funzioni e i rischi. Non mi riferisco solo al revenge porn, al bullismo par condicio ed alla privacy, ma è a rischio il ruolo della comunicazione diretta che sta lasciando il passo ad una vuota tastiera. Ebbene – commenta il presidente del Corecom e dell’Odg Molise Vincenzo Cimino – noi dobbiamo porre un freno spiegando agli studenti le norme e l’esercizio della professione in una tre giorni intensa. Non solo, ma nel raccontare il territorio dobbiamo puntare a migliorare i palinsesti, con immagini e contenuti nuovi: penso a descrivere la natura, le tradizioni, i paesaggi, la cultura per i minori, con un linguaggio e un prodotto che superi anche le barriere e le povertà educative, con un’evidenza alle lingue minoritarie ed alle tradizioni culturali legate al nostro bilinguismo albanese croato, alla protezione del territorio dall’inquinamento elettromagnetico: tutti temi che il Corecom affronta e sfida quotidianamente con le poche risorse di cui dispone. Ma quando si hanno pochi mezzi, ci s’ingegna ed allora ecco i nostri partner: Università, Giornalisti e Azienda di soggiorno. Si tratta di un primo segnale che ho anche manifestato al presidente dei Corecom nazionali Donato Antonio Marra che giustamente favorisce e stimola nuovi traguardi per i Corecom. Forse proprio l’unione del Corecom, con la didattica e il giornalismo, riesce a favorire una crescita culturale che manca nelle istituzioni”.