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AGRISMART: REMOTE SENSING IN ZOOTECNIA ANCORA SOTTO IL FOCUS

Di Cesare Scalabrino

Coldiretti Molise

La trasformazione digitale in zootecnia grazie all’utilizzo del remote sensing è stato il tema trattato ieri presso un’azienda zootecnica di Limosano. Numerosi gli imprenditori molisani che hanno preso parte alla giornata formativa nel corso della quale il titolare dell’azienda ha spiegata ai colleghi l’utilità delle nuove tecnologie applicate alla zootecnia che consentono di ottimizzare il lavoro dell’allevatore, migliorando nel contempo la produttività, sempre nel rispetto delle norme del benessere animale. Quella che ha ospitato l’incontro sotto il focus costituisce un esempio virtuoso di come un’azienda zootecnica possa essere gestita in maniera moderna e funzionale con l’ausilio delle nuove tecnologie.

Uno degli strumenti più utili oggi in un’azienda zootecnica che voglia essere all’avanguardia e competitiva sul mercato è il robot di mungitura. “A fronte di un investimento iniziale – ha spiegato l’imprenditore ospite – diversi sono i vantaggi dell’uso in azienda di una macchina di questo genere che si ripercuotono positivamente sull’attività giornaliera della gestione della stalla. La macchina riconosce, tramite un dispositivo elettronico, montato nel collare dell’animale, ogni singolo capo adattando le operazioni di mungitura alle caratteristiche della sua mammella. Il robot effettua anche un’analisi del latte in tempo reale così da eliminare quello che eventualmente non rispettasse i parametri di genuinità, segnalando l’animale per una verifica del suo stato di salute”.

Attraverso questo dispositivo, verificabile tramite smartphone, l’allevatore dispone di un monitoraggio continuo dei suoi capi, ma non è tutto. Il robot, lavorando 24 ore su 24, consente un aumento della frequenza delle mungiture giornaliere e di conseguenza aumenta la produzione di latte. Tutta la gestione della stalla, dove gli animali sono lasciati liberi di muoversi ed alimentarsi in autonomia, è monitorata da un sistema informatico (controllabile da remoto) che allerta l’allevatore in caso di malfunzionamento (esempio il blocco dell’impianto di ventilazione della stalla) o altre anomalie di natura tecnica che possono ripercuotersi negativamente sul benessere di ogni singolo animale.

L’ospite ha poi voluto sottolineare come la rivoluzione digitale in agricoltura sia ormai una realtà che va utilizzata attraverso lo sviluppo di competenze. Si dovrà sempre più puntare sulla formazione degli imprenditori ed in particolare dei potenziali nuovi agricoltori. A tal proposito un ruolo determinante dovrà essere svolto dalle Istituzioni, specie a livello regionale, predisponendo misure d’investimento quanto più fruibili, snellendo le procedure ed abolendo tutta la “burocrazia” inutile che molto spesso ostacola lo sviluppo delle imprese.