Di Luca Giordano
Finita la guerra mediatica occidentale contro la Russia (che nel frattempo continua la guerra all’Ucraina) E’ iniziata quella nei salotti televisivi e approfondimenti giornalistici (tanti, anzi, troppi) tra chi vuole la Palestina libera e chi lo stato d’Israele tutto per sé.
Anche l’opinione pubblica, specie i più giovani, stanno scendendo in piazza secondo il proprio credo politico e secondo la propria coscienza manifestando per l’uno o per l’altro schieramento, quasi come se fossero due squadre di calcio.
E già! Perché noi nonostante tutto abbiamo il privilegio di poter indossare la bandiera di uno stato o dell’altro e di far casino per strada in nome della giustizia (secondo il nostro punto di vista), per poi tornarcene a casa belli tranquilli.
Mentre proprio oggi è stato aggiornato il bollettino di guerra nella Striscia di Gaza che (di parte palestinese) riporta circa trentamila morti ( in maggioranza civili e minori), mentre L’Ue pensa a chi spetta ricostruire i territori martoriati dalle guerre (anche Ucraina), così da guadagnarci non solo con la vendita delle armi.
Che si continui a scannarsi in piazza come se fosse un derby calcistico, senza pensare (o facendo finta di non sapere) di essere figli di quella parte del mondo a cui la guerra o le guerre convengono e non poco.