Di Jula Papa
Il Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA), in applicazione del PNLGA, ha l’obiettivo d’individuare gli elementi di tutela e di garanzia per il cittadino ed è rivolto principalmente alla promozione del principio d’appropriatezza nelle sue dimensioni clinica, organizzativa e prescrittiva, a garanzia dell’equità d’accesso alle prestazioni. “Il Piano Regionale di Governo delle liste d’Attesa, prevede altresì l’attivazione di percorsi di tutela e di garanzia per l’accesso alle prestazioni nel caso in cui al cittadino queste non vengano assicurate entro i limiti previsti dall’Azienda.
Il medico prescrittore, sia di base che specialista , sia per le prime visite che per le prime prestazioni strumentali e ambulatoriali è obbligato ad indicare una delle 4 classi di priorità
U- con un’attesa massima di 72 ore
B- con un’attesa massima di 10 giorni;
D- con un’attesa massima di 30 giorni per le visite e 60 per gli esami;
P- con attesa massima 120 giorni;
Indicazione necessaria perché mostra il periodo entro il quale la prestazione deve essere effettuata per garantire al paziente una diagnosi e una cura in tempi adeguati. – Quando in fase di prenotazione non vengono rispettati i tempi delle priorità previsti nella prescrizione il cittadino può e deve attivare i percorsi di garanzia previsti nel Piano nazionale, regionale ed aziendale per il Governo delle liste d’attesa.
Cosa bisogna fare :
1. procedere alla prenotazione
1. Accettare sempre la data di prenotazione;
2. Se la data non rispetta i tempi della priorità ( U- con una attesa massima di 72 ore; B- con una attesa massima di 10 giorni; D- con una attesa massima di 30 giorni per le visite e 60 per gli esami; P- con attesa massima 120 giorni) indicata dal medico prescrittore per l’esecuzione della prestazione il cittadino/utente deve attivare i percorsi di garanzia previsti nel PNGLA recepiti nel PRGLA e nei PAGLA.
Un diritto sancito nell’art. 3 comma 13 del d.lgs. 124 del 1998 e richiamato nel PNGLA 2019-21;
Un diritto ancora poco conosciuto e il CUP non informa.
Cittadinanzattiva Molise ha predisposto il modulo di attivazione dei percorsi di garanzia con il quale si chiede alla ASL e/o Ospedale che:
– vengano rispettati i tempi della prescrizione che in fase di prenotazione sono stati superati;
– vengano attivati tutti i percorsi di garanzia previsti dai predetti piani di Governo delle Liste d’Attesa individuando una struttura pubblica o convenzionata che eroghi la prestazione entro i tempi massimi stabiliti dalla priorità della prescrizione;
– venga, in caso di indisponibilità e sempre nel rispetto del tetto massimo previsto, effettuata la prestazione in intramoenia, senza oneri aggiuntivi salvo la quota compartecipativa del ticket, ai sensi del decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13;
– infine venga , in alternativa e sempre in applicazione dei rispettivi programmi attuativi aziendali del governo delle liste d’attesa , rilasciata l’autorizzazione ad effettuare la prestazione presso una idonea struttura privata convenzionata dall’azienda e/o scelta dall’utente.
Consigliamo però di attendere la risposta se si vuole la certezza del rimborso.
Il modulo, già editabile è disponibile sul sito di Cittadinanzattiva Molise nelle FAQ Liste d’attesa. Attraverso lo Sportello di Ascolto e tutela di Cittadinanzattiva presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso, è possibile avere informazione, orientamento e tutela.