Di Luca Giordano
A pochi giorni dalla fine del Festival di Sanremo, la nostra cara vecchia ‘mamma Rai’ e le maggiori radio italiane (costrette dalle grandi etichette discografiche) appena possibile continuano a passare i pezzi andati in gara la settimana scorsa, canzoni che anche stavolta, dopo l’ennesimo ascolto diventano come per magia tutte orecchiabili o per lo meno familiari.
Come se non bastasse, quest’anno (complice la vittoria della figlia) è iniziato un’estenuante ‘ricordo’ del cantautore lucano Pino Mango, artista che la televisione e la radio del mainstream avevano completamente dimenticato. Infiniti sono i servizi, gli articoli ed i ricordi dei ‘soliti volponi’ dei salotti televisivi che cavalcano l’interesse del momento e che dunque si sforzano di ricordare di vecchi abbracci e conversazioni (vere o finte?) con Mango.
Parlandoci chiaramente, Pino Mango artista dalla voce sublime è stato escluso (come lui ha dichiarato più volte nelle sue ultime interviste) dai grandi programmi musicali (molto probabilmente per scelte dettate dall’industria discografica italiana) per poi cadere nell’oblio della dimenticanza dopo la sua prematura scomparsa.
Oggi, dopo che la figlia gli ha reso omaggio in diretta nazionale forse sta riavendo una rivincita che sicuramente non ha trovata in vita.