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BASKET, B FEMMINILE. PER LA MOLISANA MAGNOLIA SUCCESSO ANCHE A FASANO

Di Vincenzo Ciccone

Tre elementi chiudono in doppia cifra
Un fatturato equamente diviso tra starting five e giocatrici in uscita dalla panchina
Diotallevi: «Sei minuti di sostanza, ma è mancato il cinismo»

ECOAMBIENTE SUD BASKET FASANO 43
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63
(9-14, 17-40; 35-47)
FASANO: Falenczyk 21, Skapin 10, Mazzullo 2, Orsini 5, Tateo 2; Mangione 3, Mazzone, Golemi, Pinto. Ne: Vaccaro, Giuliani e Giannuzzi. All.: Lovecchio.
CAMPOBASSO: Del Sole 9, Vitali Al. 2, Trozzola 8, Bocchetti Ben. 2, Moscarella Contreras 10; Giacchetti 14, Boraldo 12, Moffa G. R. 4, Rizzo Al., Costato, Lallo, Patriarca M. 2. All.: Diotallevi.
ARBITRI: Spano (Bari) e Serra (Brindisi).
NOTE: progressione punteggio: 5-6 (5’), 11-19 (15’), 24-42 (25’), 42-54 (35’). Massimo vantaggio: Fasano mai; Campobasso 29 (11-40).

Magnolia Campobasso

Nel segno del tre. Come gli exploit in successione o la certezza matematica della posizione minima (la terza) con cui i #fiorellinidacciaio chiuderanno la prima fase del torneo. Nella seconda trasferta consecutiva in Puglia infatti, le giovani magnolie s’impongono a Fasano al termine di una gara conquistata con 20 punti di distacco, con tre elementi in doppia cifra ed un fatturato offensivo ben distribuito tra lo starting five (trentuno punti) e i sette elementi in uscita dalla panchina (trentadue).

Il riscaldamento prepartita

SOSTANZA ROSSOBLÙ Sin dall’avvio sono i #fiorellinidacciaio a menare le danze non lasciando scampo alle proprie avversarie. Con una difesa allungata ed una pressione a tutto campo, le campobassane mandano in confusione le pugliesi che in un amen si rifugiano nella zona e nel momento del massimo svantaggio (11-40), dopo un time-out, provano ad allungare anche loro la difesa provando a creare qualche imbarazzo alle rossoblù. Il +23 con cui si va all’intervallo lungo però è segnale di un’impronta ben marcata sull’intreccio complessivo della contesa. Fasano prova ad aumentare la fisicità nel terzo quarto e con un parziale in avvio di 7-2 si riporta sotto. La tripla di Emma Giacchetti però raffredda nuovamente i bollenti spiriti delle pugliesi che però restano in scia, complice qualche alto e basso di troppo in questa fase per le rossoblù. Al 30’, comunque, per le giovani magnolie ci sono ancora quattro possessi di margine da gestire (27-42). Ritrovata la linea retta, nell’ultimo quarto, le rossoblù, allungando anche le rotazioni, vanno a prendersi il successo andando a ribaltare il totale delle segnature col +20 registrato a referto chiuso (43-63) anche la differenza canestri rispetto all’andata.

La festa a fine partita

A REFERTO CHIUSO Al termine, nella sua analisi, il coach delle rossoblù Gabriele Diotallevi cerca di tenere le sue pienamente sul pezzo: «Eccezion fata per sei minuti nel secondo quarto, la nostra performance è stata molto altalenante. Abbiamo avuto qualche sprazzo da una Trozzola costante. Con dei canestri duri che senza dubbio hanno influito sulle percentuali complessive al tiro, quel che mi ha fatto più specie è stata la mancanza di cinismo, quando, sull’11-40, abbiamo subito il loro rientro. Dobbiamo avere la voglia di continuare a competere perché se non si sta attenti c’è il rischio di una qual certa superficialità, che può influire sul risultato; in tal caso, non possono bastare buoni momenti se poi finiamo per mettere la testa sotto la sabbia. Il nostro target è altro e deve tendere alla qualità. Queste ragazze devono pretendere di più da se stesse. Da questo punto di vista mi auguro che possa essere un’occasione di riflessione, la cui onda lunga si possa far sentire non solo in serie B, ma anche nei tornei giovanili».