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Il Nodo Scorsoio

Di Vittorio Venditti

A Novantacinque Anni Dai Patti Lateranensi

Ultimamente su queste pagine si campa di rendita, non tanto perché latiti la voglia di redigere novità, quanto per il fatto che queste manchino (come sarebbe facile ritenere non solo a Gambatesa o in Molise tout court) alla stessa stregua di chi dovrebbe inventarle, atteso che quella che Primo Levi definì la ‘razza umana’, più che crescere e moltiplicarsi, tenda ad annichilirsi fisicamente, dopo averlo da tempo fatto cerebralmente. Dunque, considerata la data odierna e lo scrivere proposto esattamente un lustro a dietro, è aperta la sfida a chi riuscirà a dimostrare che nel senso richiamato dallo scritto di quel giorno (riproposto senza sostanziali modifiche e con due note di redazione come aggiornamento al presente in basso), sia cambiata qualcosa in meglio per i componenti del consesso così ben rinominato da chi poi lo ha voluto lasciare ?precipitosamente’ forse ‘per vedere di nascosto l’effetto che fa’.

Firma Dei Patti Lateranensi 1929

Ricorre oggi il novantacinquesimo anniversario della firma dei Patti Lateranensi, messa all’ingrasso dell’azienda della quale trattiamo su queste pagine ogni domenica che Dio comanda.

Vittorio Emanuele III

Papa Pio XI

I mandanti, (il primo, in senso figurato),

Benito Mussolini

Cardinale Pietro Gasparri

e gli esecutori della iattura in tema, l’undici febbraio del millenovecentoventinove alle undici di mattina, decisero di stornare una somma di danaro che oggi corrisponderebbe a circa un miliardo e mezzo di euro (si parla di cinque anni fa e la sfida vale anche per sapere di quanto sarebbe il corrispettivo odierno del ‘gruzzoletto appena richiamato: ndr) dalle già povere casse del regno d’Italia per ingrassare i forzieri d’oltre Tevere e dare a questo staterello la valenza di vera guida sugli italiani. Che cosa sono i Patti Lateranensi? Sono il nodo scorsoio al quale è relegata l’Italia, volente o nolente, cappio che si stringe all’occorrenza per ricordare agli italiani che sono liberissimi di fare ciò che comanda uno stato Estero, possibilmente senza recriminare.

Da SX, Casaroli E Craxi, Revisione Patti Lateranensi 1984

Cinquantacinque anni dopo,

Sandro Pertini

Papa Giovanni Paolo II

altri mandanti

Bettino Craxi

Cardinale Agostino Casaroli

ed altri esecutori che operarono in politica con metodi non troppo dissimili dal fare dei precedenti, rimisero mano alla questione, se vogliamo, complicando ancora di più e meglio la vita a chi è guidato dai “pastori”, nel frattempo ancora più a loro agio.

Da quanto accaduto trentacinque (quaranta: ndr) anni fa ad oggi, in varie occasioni c’è stata qualche alzata di testa di politici che si sono creduti una spanna più in alto della risma alla quale appartengono, tentativi prontamente rintuzzati da chi ribadisce che il ruolo di pastori e quello di pecore non si possono invertire, ovvero sovvertire.

Conclusione: Il nodo scorsoio è sempre lì, monito per chi ha dimenticato (o fa finta di farlo) che tutti coloro che si sono cimentati nel tema del quale oggi ricorre l’anniversario, se da parte italiana, almeno per quanto concerne gli esecutori, questi hanno patita una brutta fine: impiccati, sia pur se in senso figurato.

Chi vuole riprovarci, è stato avvertito.