Di Giovanni Carugno
La scoperta dei vaccini ha rappresentato un traguardo fondamentale per la salute pubblica, riducendo significativamente malattie e decessi. Le vaccinazioni prevengono malattie infettive e complicazioni non solo nei più giovani, ma anche negli adulti e nelle donne in gravidanza. Grazie a tassi elevati di copertura vaccinale, molte malattie sono drasticamente diminuite, mentre altre, come la poliomielite, sono addirittura scomparse. È pertanto cruciale mantenere alta la percentuale di vaccinati per ridurre l’incidenza delle infezioni e prevenire la loro rapida diffusione, come accaduto per il morbillo.
Sebbene la vaccinazione sia una scelta personale, laddove non sia prevista l’obbligatorietà, è importante ricordare che vaccinandosi o facendo vaccinare i propri figli, non solo si protegge se stessi, ma indirettamente anche i neonati, le donne incinte, gli anziani o le persone affette da patologie croniche che per motivi medici non possono essere vaccinati. Pertanto, è essenziale che l’offerta vaccinale segua il Piano Nazionale Prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025 e le più recenti evidenze scientifiche disponibili, obiettivo che ogni regione deve perseguire.
In tale ottica, la Regione Molise ha ridefinito il Gruppo Tecnico Regionale per le Vaccinazioni (GTRV), organo collegiale indipendente che include diverse professionalità, al fine di fornire un supporto tecnico-scientifico alle politiche sanitarie regionali in tema di prevenzione vaccinale.
Per la prima volta nel GTRV è presente anche l’Università degli Studi del Molise. Tra le diverse professionalità individuate, infatti, c’è il prof. Giancarlo Ripabelli, ordinario di Igiene generale e applicata presso il Dipartimento di Medicina e di Scienze della Salute “V. Tiberio” e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina. Gli ulteriori componenti sono due Dirigenti medici del Dipartimento Unico di Prevenzione (DUP) dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise, oltre ad un Infettivologo, un Pediatra e un Medico di Medicina Generale.
Il gruppo di lavoro espleterà le proprie funzioni sotto il coordinamento della Dott.ssa Carmen Montanaro, Direttore del DUP, e del Dott. Michele Colitti, Direttore del Servizio di Prevenzione, Veterinaria e Sicurezza alimentare presso la Direzione Generale per la Salute della Regione Molise, con funzioni di Presidente.
In estrema sintesi, tra i fattori che potranno essere presi in considerazione dal GTRV ci sono le priorità in termini di sanità pubblica, come ad esempio l’implementazione di un programma vaccinale o l’introduzione di una nuova vaccinazione gratuita in fasce d’età precedentemente non ricomprese; l’impatto della malattia sulla popolazione, utilizzando misure di prevalenza, d’incidenza, d’ospedalizzazione, di disabilità e di mortalità, dati fondamentali su cui basarsi per valutare l’opportunità di una determinata offerta vaccinale; l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dei vaccini disponibili, requisiti indispensabili perché un programma vaccinale sia giustificato anche in virtù del fatto che questi farmaci sono somministrati a persone sane, soprattutto in età pediatrica; la presenza di ulteriori strategie di controllo, inclusi altri vaccini, stabilendo l’esistenza di metodi preventivi alternativi da confrontare in termini di efficacia e logistica; gli aspetti economici e finanziari prioritari di Sanità Pubblica, considerando che non sempre esistono risorse sufficienti per sostenere tutti i programmi vaccinali disponibili che dovranno essere offerti a lungo termine per avere efficacia nella popolazione.
Il GTRV può inoltre coadiuvare la Regione e il DUP a formulare raccomandazioni sul monitoraggio dell’incidenza delle malattie infettive vaccino-prevenibili e sui risultati dei programmi di vaccinazione in atto, fornire indicazioni per elaborare strategie mirate di miglioramento delle coperture, contrastando comportamenti di rifiuto o diffidenza verso le vaccinazioni, suggerire modifiche o integrazioni dei programmi di vaccinazione già in atto al fine di aggiornare il calendario regionale di prevenzione vaccinale anche alla luce della disponibilità di nuovi prodotti o di nuove informazioni riguardanti i vaccini già disponibili, migliorare l’informazione e la comunicazione verso la popolazione e i professionisti sanitari in tema di vaccinazioni.